Si sono svolte ieri le celebrazioni per la ventunesima Giornata Internazionale della Montagna, che si tiene ogni anno l’11 dicembre. Tra i molti eventi organizzati per raccontare l’importanza, la bellezza e il valore delle montagne, intese sia come ambiente naturale, sia come luogo di vita, anche due importanti incontri nella capitale. Il primo presso la prestigiosa sede della Società Geografica Italiana, il secondo presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Presenti agli eventi il Presidente Generale del CAI, Antonio Montani, che ha moderato l’incontro alla Società Geografica, e il Vicepresidente Generale, Giacomo Benedetti, che ha invece portato la voce del CAI presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’evento presso la Società Geografica ha trattato temi importanti quali la valorizzazione delle aree interne tramite il turismo lento e i cammini, con interventi di esperti come Sara Carallo, Francesca Impei, Paolo Piacentini e Mauro Pascolini. Nel pomeriggio si sono celebrati i 70 anni della spedizione italiana al K2 con contributi di Stefano Ardito, Andrea Zannini e la presentazione della mostra e delle opere su Mario Fantin, curata da Mauro Bartoli. Matteo Della Bordella ha chiuso la giornata parlando delle sue avventure alpinistiche e della futura spedizione in Patagonia con il CAI Eagle Team.
No assistenzialismo, ma investimenti mirati
Presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è invece tenuto un incontro con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Sen. Roberto Calderoli, si è esplorata la montagna come risorsa, ponendo il focus sulle azioni da compiere per consentire agli abitanti di viverci dignitosamente. Non assistenzialismo, precisa Giacomo Benedetti, ma investimenti mirati con l’obiettivo di raggiungere un patto tra montagna e città. “La montagna mette a disposizione per pianure e città acqua, energia e tanto altro, per cui servono compensazioni”.
Un concetto in linea con quanto espresso dal presidente Montani durante il suo intervento a Uno Mattina: “Il mio pensiero va a quelle persone che per andare in ospedale devono fare due ore di macchina, che per frequentare il liceo devono trasferirsi da casa a 15 anni. E sono quelle persone che ostinandosi a vivere in montagna la mantengono e fanno si che questa sia poi fruibile per tutti noi”.