Dal 2018, il progetto Minimum Living in the Alps di Matteo De Bellis esplora la relazione tra montagna e architettura, coniugando ricerca, passione e sperimentazione. Ideato per indagare l’essenza dell’abitare in alta quota, questo progetto si concentra sui bivacchi alpini, microarchitetture che incarnano la perfetta sintesi tra design e funzionalità.
I bivacchi, progettati per offrire riparo in condizioni estreme, sono autentiche opere d’arte: strutture minimali che raccontano storie di ingegneria, estetica e sostenibilità. Ogni bivacco rappresenta una testimonianza dell’evoluzione tecnologica e culturale dell’architettura alpina, unendo semplicità e armonia con il contesto naturale.
Negli ultimi anni, il progetto ha documentato 78 bivacchi nelle Alpi, selezionandone 32 per uno studio approfondito. Questa ricerca non si è limitata all’analisi teorica: il promotore del progetto ha vissuto direttamente l’esperienza di queste strutture, pernottandovi e sperimentandone l’uso in prima persona. Un approccio che ha permesso di testare materiali e soluzioni tecnologiche, ma anche di comprendere il valore emotivo e sensoriale dell'interazione con la montagna.
Se in passato i bivacchi erano rifugi di emergenza o punti di appoggio per lunghe ascensioni, oggi si sono trasformati in vere e proprie mete. La crescente popolarità dei bivacchi riflette una nuova sensibilità verso l’architettura in alta quota, che abbraccia non solo la funzionalità ma anche la dimensione esperienziale. Tuttavia, questa evoluzione solleva interrogativi sulla sostenibilità: ogni nuovo intervento deve rispettare l’ambiente e rispondere a esigenze reali, evitando una proliferazione non necessaria.
I bivacchi possono essere esempi preziosi di architettura sostenibile. Nella loro semplicità, racchiudono una filosofia minimalista che valorizza il dialogo rispettoso con la natura. Ogni dettaglio – dai materiali all’organizzazione degli spazi – risponde all’essenziale, dimostrando come l’architettura possa adattarsi agli ambienti estremi senza comprometterne l’equilibrio.
Attraverso il progetto Minimum Living in the Alps, emerge una riflessione profonda sul significato di vivere la montagna: una testimonianza di come la montagna possa ispirare non solo ammirazione, ma anche nuove prospettive sull’abitare e sulla sostenibilità.
Per saperne di più https://www.matteodebellis.com/