Ed Viesturs e Reinhold MessnerReinhold Messner ed Ed Viesturs, insieme al Festival dello Sport di Trento, hanno ribadito di non dare alcuna importanza all'esclusione dal libro del Guinness dei primati, a opera del giornalista tedesco Eberhard Jurgalski. Per l'alpinista altoatesino nemmeno l'ipotizzata riammissione sarebbe degna di considerazione, ora che l'organizzazione avrebbe dato prova di poca serietà.
La notizia era emersa lo scorso 24 settembre: in seguito all'analisi di alcune fotografie, Jurgalski aveva stabilito che Messner e Kammerlander non erano arrivati in cima all'Annapurna, ma solo in prossimità della stessa. Messner non sarebbe così dovuto più essere incluso nel libro dei record, avendo scalato “solo” 13 dei 14 Ottomila senza ossigeno. La storia aveva provocato polemiche e indignazione nel mondo alpinistico, oltre che una piccata risposta dello stesso Messner. Le critiche dell’altoatesino erano state rivolte più a Jurgalski che non alla nomina persa. “Il mio alpinismo non conosce record" aveva precisato Reinhold, supportato anche dalla rinuncia del nuovo re degli Ottomila, lo statunitense Ed Viesturs. Ora, a quanto pare, il Guinness ha deciso di fare un passo indietro: lo stesso Jurgalski avrebbe stabilito una “zona di tolleranza” di 190 metri dalla vetta, ripristinando quindi il primato dell’altoatesino.
“Anche se la lista cambia, a noi non interessa. Ho sempre pensato e penso ancora che Reinhold sia stato il primo” E. Viesturs
Ma i primi due uomini ad avere scalato tutti i 14 Ottomila hanno ribadito una volta in più che questo record per loro non ha nessuna importanza.
I due si sono incontrati al museo di Messner a Castel Firmiano e hanno partecipato insieme a un dibattito pubblico a Trento, nell'ambito del Festival dello Sport. "La gente segue le nostre imprese e redige delle liste con i nostri nomi, ma questa non è la ragione per cui scaliamo. Non vogliamo essere su una lista - ha rimarcato Viesturs-. Anche se la lista cambia, a noi non interessa. Ho sempre pensato e penso ancora che Reinhold sia stato il primo e questo nessuno glielo potrà mai togliere. Non voglio essere il primo, perché lui è stato il primo. Ero contro la decisione del Guinness di toglierlo e ora sono contento che Reinhold venga riconosciuto come primo, come dovrebbe essere" ha concluso Viesturs.
“Forse è arrivato il momento di far capire alla gente cos'è l'alpinismo tradizionale” R.Messner
"Forse è arrivato il momento di far capire alla gente cos'è l'alpinismo tradizionale - ha aggiunto Messner-. L'ho spiegato nei miei libri e nei miei musei. I record non c'entrano nulla con l'alpinismo, già dai suoi inizi, duecento anni fa. Mi chiedo solo perché il Guinness ha preso per buone delle dichiarazioni. Per questo motivo rifiuterò anche in futuro, se loro mi volessero reinserire" ha sottolineato.
Secondo Viesturs, il problema è che oggi "molti alpinisti moderni vogliono semplicemente toccare la vetta e parlare di quel momento. Trascurano invece l'intero processo. Vogliono essere molto veloci e resistenti, ma non si fanno coinvolgere dall'itinerario. Richiederebbe più tempo ed è proprio questo è il motivo per cui la gente come noi va in montagna: abbracciare la montagna, incontrare la gente e godersi il momento" ha concluso.