Maltempo nelle valli del Piemonte e della Valle d’Aosta. La conta dei danni

Il presidente del Cai Macugnaga Antonio Bovo si sofferma sui danni e sulla devastazione che ha colpito, tra gi altri, la località ai piedi del Monte Rosa
Al lavoro per rimuovere il fango dal giardino della sede © Cai Macugnaga


Le forti pioggie dello scorso fine settimana hanno causato esondazioni, smottamenti e danni alle abitazioni e ai ponti In Piemonte e in Valle d’Aosta. Cogne è isolata e lo sarà per almeno un mese, a causa dell’esondazione del Grand Eyvia. Quest’ultimo è strabordato anche a Cervinia.

In Piemonte, a Campertogno (VC), una ventina di campeggiatori sono rimasti isolati. Una trentina di persone è stata invece tratta in salvo in elicottero dai rifugi ai piedi del Monte Rosa, nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola, dove si erano fermate per precauzione a causa dell’uscita dall’alveo in diversi punti del fiume Anza nella zona dell’alpe Burki.  Tratte in salvo anche le tredici persone che erano rimaste bloccate in Alagna Valsesia nei rifugi Pastore, Barba Ferrero e Crespo Calderini. Proprio ad Alagna Valsesia si segnalano danni per tre milioni di euro.

In particolare, anche Macugnaga è stata invasa dal fango. Nella serata di sabato, il rio Tambach è esondato riversandosi nel centro del Paese allagando scantinati e primi piani. Diverse le attività, negozi e strutture ricettive (bar, ristoranti) inondate dall’acqua e dal fango. Tra queste anche la sede della sezione locale del Cai. 
 

La sede del Cai Macugnaga, con i mobili e l'arredamento danneggiati © Cai Macugnaga

«Il fango ha sfondato la porta dell’edificio. I detriti hanno rovesciato i mobili, la caldaia, i computer e la stampante. I documenti presenti nell’archivio al piano superiore sono stati danneggiati, così come l’abbigliamento», ha spiegato il presidente del Cai Macugnaga Antonio Bovo. «Ci teniamo a ringraziare tutta la popolazione e le autorità per la loro solidarietà e l’intervento tempestivo. Soccorritori e semplici cittadini ci hanno aiutato a spalare il fango», continua Bovo. «Abbiamo bisogno di non essere dimenticati, dalle istituzioni e dai turisti», conclude il presidente della sezione. 

La sede del Cai Macugnaga © Cai Macugnaga

Per quanto riguarda la zona di Cogne, il rifugio Vittorio Sella al Lauson è interessato da danni materiali all'edificio. Al momento, il periodo di stagione è perso e i dipendenti sono stati fatti scendere a valle, fanno sapere dal Cai Biella propretaria del rifugio. La sezione ha chiesto lo stato di calamità al Cai centrale. «Stiamo attraversando un periodo strano, complicato, ma mantenendo unite le nostre forze, torneremo molto presto a ritrovare quel nostro comune, tanto amato e desiderato, equilibrio.  Il Rifugio Vittorio Sella non chiuderà i battenti neanche per un istante. Saremo qui, presenti, vicini alla comunità di Cogne».

Danni ai sentieri 
«Siamo molto preoccupati per la rete sentieristica del territorio di Macugnaga. In particolare, ci tengo a sottolineare che la tappa da Alagna a Macugnaga (E49N)  è interrotta, proprio per la condizione dei ponti, in alcuni casi inagibili», spiega ancora Bovo.