La valanga che ha raggiunto la galleria di Gaby © AnsaLa neve blocca le strade della Valle d'Aosta dove oltre 6 mila persone sono rimaste isolate. Fortunatamente, non si sono registrate vittime, ma solo pesanti disagi. La corrente elettrica non è mai mancata, anche se c'è stato qualche problema di copertura con la rete telefonica. “L'attenzione di tutti - dichiara il presidente della Regione, Renzo Testolin - rimane molto alta per garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti presenti nelle località maggiormente colpite dalle nevicate. Il nostro appello è di non esporsi a situazioni di pericolo evitando nelle prossime ore escursioni di scialpinismo e la pratica dello sci fuori pista”.
La situazione più preoccupante è stata quella della Valle del Lys, ai piedi del Monte Rosa. Domenica, una valanga ha bloccato la galleria di Gaby e la strada regionale 44, isolando i comuni di Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean. In tutto, circa 4.500 persone (in gran parte turisti). "Abbiamo un metro e 20 centimetri di neve a 1.700 metri di quota" ha spiegato il sindaco di Gressoney-La-Trinité, Alessandro Girod. Situazione analoga a Gressoney-Saint-Jean: “Ci sono stati altri distacchi che però non sono arrivati fino alla carreggiata - ha detto il sindaco, Mattia Alliod -. È positivo che il versante abbia iniziato a scaricarsi, ma c'è ancora molta neve”. Nel pomeriggio di oggi (4 marzo), dopo i pareri delle commissioni locali valanghe, i sindaci hanno deciso una riapertura temporanea e vigilata della strada, fino alle 18.30 Strada chiusa di nuovo in serata, in attesa della nuova valutazione in programma nella mattinata di domani (5 marzo 2024).
Nella notte tra domenica e lunedì, un'altra valanga ha raggiunto e bloccato la strada regionale della Val di Rhêmes, isolando il comune di Rhêmes-Notre-Dame. “Non abbiamo segnalazioni di danni a persone o cose - ha fatto la sindaca di Rhêmes-Saint-Georges, Nella Therisod -. Il distacco è avvenuto in frazione Mélignon e la strada è stata chiusa più a valle, in frazione Frassiney”. L'arteria è stata riaperta in tarda mattinata.
E a Cogne, la strada regionale 47 è stata chiusa in via precauzionale, lasciando isolate poco meno di 2 mila persone. Riaperta temporaneamente nel pomeriggio, dalle 16 alle 18.30, con controllo visivo da parte degli esperti della Protezione civile nel canalone di Tsa Seche. Anche qui, fa sapere l'amministrazione comunale, la situazione dovrebbe tornare alla normalità dalle 6.30 di domani, “salvo peggioramento delle condizioni meteo”.
Disagi anche in alta Valsavarenche, chiusa in via preventiva domenica mattina per il pericolo valanghe: a Pont, in fondo alla vallata, trenta persone che si trovavano all'interno di una struttura ricettiva sono state evacuate. Chiusa per il rischio di caduta piante anche la strada regionale 33, tra Brusson e il Col de Joux: i vigili del fuoco hanno lavorato tutto il giorno per rimuovere quelle cadute o pericolanti. Entrambe sono state riaperte.