Anche l’ultima spedizione invernale impegnata in Himalaya ha scelto di rinunciare. Si tratta della spedizione commerciale al Makalu coordinata dall’agenzia Makalu Adventure, con la partecipazione di tre alpinisti nepalesi (Sanu Sherpa, Phurba Onggel Sherpa e Pastemba Sherpa) e dell’unico cliente iraniano Abolfazl Gozali.
Il team si muoveva con uno stile classico. Nelle settimane di spedizione sono stati infatti installati tre campi sulla montagna e fissati 3500 metri di corde. Un lavoro che ha permesso agli atleti di prendere confidenza con la montagna, per poi tentare la vetta. Tentativo che hanno compiuto domenica 2 febbraio, utilizzando le bombole di ossigeno. I quattro alpinisti hanno raggiunto la quota 7900 metri dove sono stati fermati da violenti venti a oltre 80 chilometri orari.
Rientrati all’ultimo campo, a 7300 metri, con la speranza di poter riprovare il giorno seguente, a dargli il colpo di grazia ci ha pensato un improvviso peggioramento delle condizioni: venti che avrebbero superato i 100 chilometri orari e così sarebbe rimasto per giorni. Da qui la decisione di rinunciare e tornare al campo base. Qualche giornata di riposo e poi via verso valle.
Nonostante il risultato va detto che questo piccolo team è stato l’unico, in questa stagione himalayana, a riuscire in un vero e proprio tentativo di vetta. Essersi spinti fino a 7900 metri su una montagna così difficile in inverno è un traguardo notevole, anche con le bombole.