Lutto per il torrentismo genovese: scompare il giovane Giacomo Boero

Il giovane torrentista vittima di un incidente nelle forre dei Grigioni in Svizzera

Testo di Franco Ike Aichino

Quando tramite il “tam-tam” delle comunicazioni tra torrentisti giunse la notizia che qualcosa di brutto era accaduto ero assorto ad ammirare i limoni appena raccolti dall’albero e a riflettere sulla Liguria e la sua terra poco generosa. Il posto delle riflessioni sul territorio venne rapidamente preso dalla preoccupazione.

Sapevo per le inevitabili tracce che ognuno di noi lascia nei social, che nella zona del “Ual Sura da Segnes” c’erano amici e torrentisti CAI impegnati ad approfittare del week-end lungo per discendere i torrenti dei Grigioni in Svizzera. L’assenza di notizie non fa altro che aumentare le mie preoccupazioni e poi arriva la conferma degli avvenimenti. Si tratta di Giacomo. L’ansia va via e al suo posto arriva una sensazione di vuoto, un vuoto che non si può colmare, cerco in qualche maniera di risollevarmi di tornare ad un equilibrio ma, è difficile.

Scompare così Giacomo Boero a 28 anni, torrentista ligure e istruttore sezionale del Club Alpino Italiano. Avevo incontrato Giacomo la prima volta ad un corso, in torrente, sorridente e con la sicurezza di poter conquistare il mondo, tipica dei ragazzi della sua età. 

Ho avuto occasione di rivederlo dopo diverso tempo, ad Agosto di quest’anno, sempre in un torrente, sempre lì ad inseguire i suoi sogni.

Un abbraccio, tra la goffaggine causata da mute, imbraghi, moschettoni e quant’altro. Poche parole scambiate e il suo sorriso. Così come molti di noi, lo voglio ricordare sorridente e con quella decisione tipica di chi arde di passione per la montagna, un modo d’essere che non doveva essere tanto diverso dai nostri, torrentisti della prima epoca. Epoca in cui poco si sapeva e la passione era tanta. Ora il pensiero vola alla sua famiglia e alla sua compagna.