Un lupo nel Polesine © Osservatorio Lupo PolesineNegli ultimi anni il lupo ha raggiunto una densità ottimale in rapporto alla disponibilità alimentare in molte aree montane alpine e appenniniche. Molti esemplari in dispersione si dirigono anche in basso, seguendo i corridoi ecologici e le scie olfattive delle prede trovando spesso delle aree seminaturali adatte a compiere il proprio cilclo biologico insediandosi stabilmente tra un campo di mais, un allevamento zootecnico, un pioppeto, un argine fluviale, una valle da pesca.
Questi lupi in dispersione possono percorrere parecchi chilometri alla ricerca di un territorio libero nelle grandi aree di pianura dove spesso ritrovano le loro prede, come i caprioli, già insediati in questi luoghi apparentemente non idonei secondo il nostro “immaginario collettivo”. Oltre agli ungulati i predatori trovano anche nuove prede non presenti in montagna, come ad esempio le nutrie.
Questo è uno dei motivi per i quali il lupo è tornato in diverse aree della Pianura Padana e in particolare nel Delta del Po.
Su questi temi si terrà, domenica 15 ottobre dalle 8:30 a Porto Vito (RO), presso la sala Eracle, il convegno intitolato “I grandi carnivori in Polesine”, organizzato dal Gruppo Grandi Carnivori del Cai e dall'Osservatorio Lupo Polesine del Wwf.
L'appuntamento intende rappresentare un momento di informazione e formazione per capire, insieme a numerosi esperti, le dinamiche che hanno portato a questa presenza, quali le possibili problematiche, quali i valori ecologici.
Patrocinano l'evento Cai Veneto, Cai Rovigo, Comitato scientifico VFG del Cai, Commissione Tutela ambiente montano VFG, WWF, Veneto Agricoltura, Parco Regionale del Delta del Po Veneto e comune di Porto Viro.
Iscrizione gratuita compilando il format disponibile qui.
La locandina del convegno