Lupi trovati morti a Levico: la condanna del CAI

Il CAI denuncia il bracconaggio dei lupi a Levico e sollecita interventi istituzionali urgenti.
Lupo © Pixabay

Quattro lupi sono stati trovati morti nella tarda mattinata del primo febbraio nei pressi della pista ciclabile a nord di Barco di Levico, lungo la destra idrografica del fiume Brenta. Le cause del decesso sono ancora in fase di accertamento, ma il Corpo forestale trentino sospetta un avvelenamento, ipotesi che ha portato all’apertura di un’indagine contro ignoti. Il CAI esprime profonda preoccupazione per questo grave episodio, che evidenzia ancora una volta la necessità di un approccio responsabile e consapevole nella gestione della fauna selvatica.

 

La posizione del Club Alpino Italiano

In merito alla notizia del 1° febbraio 2025, relativa al rinvenimento di ben 4 lupi morti in località Barco di Levico sita nel comune di Levico Terme in Trentino, probabilmente per avvelenamento (https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Levico-quattro-lupi-rinvenuti-morti2), il Club Alpino Italiano, attraverso il suo gruppo di lavoro sui Grandi Carnivori, esprime tutto il proprio sdegno per la deriva preoccupante a cui stiamo assistendo nel rapporto tra uomo e fauna selvatica. Si tratta infatti solo dell’ultimo episodio, di una lunga serie, che colpisce in modo crescente ed allarmante le specie selvatiche del nostro paese. 

Il CAI condanna fermamente ogni vile atto di bracconaggio che, oltre ad essere illegale, è assolutamente deleterio per l’ecosistema naturale e quella catena trofica di cui - va ricordato - anche l’essere umano fa parte. Azioni contro beni indisponibili dello Stato, contro la collettività e contro la Legge vanno denunciati, repressi e contrastati con ogni mezzo. 

Il Club Alpino Italiano conosce a fondo le difficoltà che incontrano certe categorie e le complesse problematiche che talune realtà locali si trovano a dover affrontare nel rapporto con la fauna (e con i grandi carnivori, in particolare) che, proprio per questo, ritiene meritevoli di comprensione e del massimo sostegno. Condivide, inoltre, la necessità di un’urgente, migliore e più efficace organizzazione nella gestione della questione Lupo e della fauna nel suo più ampio orizzonte - in un’ottica non ideologica ma di conservazione. Tuttavia non può accettare come soluzione al problema il farsi giustizia da sé, contravvenendo alla normativa in vigore. Questo, oltre al danno reale, compromette irrimediabilmente il normale rapporto democratico ed il senso civico che ogni cittadino dovrebbe sempre conservare verso le istituzioni, le leggi e lo Stato. 

Il Club Alpino Italiano chiede: 

  • Più fermezza da parte delle istituzioni e di chi deve garantire il rispetto delle leggi nel denunciare pubblicamente e condannare sempre con forza e convinzione questi atti. Troppa morbidezza comporta una possibile indiretta legittimazione di azioni che, al contrario, non devono mai essere tollerate.
  • Più rapidità nel comunicare i risultati degli accertamenti condotti dagli istituti zooprofilattici sperimentali sulle carcasse di specie protette, senza lasciare che la questione possa scivolare nel dimenticatoio, soprattutto quando le analisi confermano atti di bracconaggio.
  • Grande sforzo e soprattutto grande convinzione nell’assicurare alla legge gli autori di queste azioni soprattutto in periodi come questi che stiamo vivendo. 

Il futuro del rapporto tra natura ed interessi umani è molto delicato e tutt’altro che semplice, necessita di grande sforzo da parte di tutti per raggiungere un equilibrio, ad oggi molto fragile, mantenendolo poi nel tempo, sempre nel rispetto delle leggi. La situazione attuale, fortemente incrinata, deriva dalla mancata gestione, col dovuto pragmatismo, delle situazioni che si sono venute a creare (e che si presenteranno sempre più spesso), mirando alla conservazione delle specie e considerando, allo stesso tempo, la dimensione umana di tali frangenti. 

Come CAI chiediamo coraggio, lucidità ed azioni frutto di decisioni politiche serie che non derivino o siano ostacolate da populismo, superficialità o, peggio, da ideologie ma da indicazioni tecnico-scientifiche che tengano conto di quanto sopra esplicitato.

le carcasse dei 4 lupi rinvenute dal Corpoi Forestale