Le Tre Cime di Lavaredo, uno degli angoli più affascinanti delle Dolomiti, hanno sempre attratto migliaia di visitatori da tutto il mondo, desiderosi di ammirare la loro maestosità e percorrere i sentieri che si snodano alle loro pendici. Tuttavia, la crescente affluenza di turisti ha comportato un notevole impatto sull'ambiente circostante, con il traffico veicolare che ha raggiunto livelli insostenibili. Per questo motivo, è stato lanciato un progetto che mira a limitare l'accesso delle auto ai piedi delle Tre Cime, puntando a preservare l'ecosistema e migliorare l'esperienza del visitatore.
Ogni anno, un numero sempre maggiore di persone si reca alle Tre Cime di Lavaredo, soprattutto nei mesi estivi, per raggiungere il Rifugio Auronzo, uno dei punti di partenza principali per escursioni e trekking. La strada che porta al rifugio, infatti, è la principale via di accesso alla zona e, purtroppo, è soggetta a congestione con numerose auto che intasano il tratto stradale. L'eccessivo traffico non solo compromette la qualità dell'aria e il paesaggio, ma mette anche a rischio la sicurezza di chi percorre questi sentieri naturali.
Le proposte
Per ridurre l'impatto negativo causato dal traffico e promuovere un approccio più sostenibile alla fruizione della zona, è stato proposto un progetto che prevede la limitazione dell'accesso delle auto private ai piedi delle Tre Cime. Il piano include l'introduzione di un sistema di prenotazione obbligatoria per i veicoli, che permetterebbe di accedere solo a chi ha effettuato una prenotazione per un determinato orario. In questo modo, si mira a regolamentare il flusso di auto, riducendo il caos e il sovraffollamento, e garantendo una gestione più efficace.
Tra le altre soluzioni l'idea di costruire un impianto di risalita che colleghi le aree più basse alle cime stesse. Grazie a questa infrastruttura, i visitatori potranno evitare di utilizzare l'auto e accedere facilmente alla zona tramite una cabinovia.