LIFE WolfAlps: 5 anni di attività in un opuscolo

L'opuscolo presenta i risultati raggiunti dal LIFE WolfAlps EU. Un progetto europeo dedicato allo sviluppo di azioni e buone pratiche per migliorare la coesistenza sull’arco alpino fra il lupo e le attività umane.
Lupo ospite del Centro Uomini e Lupi di Entracque © A. Rivelli/Aree protette Alpi Marittime

Disponibile on-line l’opuscolo di presentazione dei principali risultati raggiunti in 5 anni di attività dal LIFE WolfAlps EU. Un progetto europeo dedicato allo sviluppo di azioni e buone pratiche per migliorare la coesistenza sull’arco alpino fra il lupo e le attività umane, grazie alla collaborazione di un partenariato internazionale costituito da 20 enti (in Italia, Francia, Slovenia e Austria) e di un approccio multidisciplinare.

Il progetto europeo LIFE WolfAlps EU, co-finanziato nell’ambito del programma europeo LIFE Natura e Biodiversità, si è concluso il 30 settembre 2024, dopo cinque anni di lavoro intenso e collaborativo. Grazie al contributo di 20 partner, 119 supporter internazionali e 6 cofinanziatori, per la prima volta sono state sviluppate azioni sull'intero ecosistema alpino, lavorando in modo coordinato a livello di popolazione del lupo, superando le sfide legate a differenze amministrative e culturali per sviluppare soluzioni e buone pratiche durature nel tempo.

L’opuscolo informativo, Layman’s report (letteralmente relazione dedicata ai “non addetti ai lavori”), illustra i principali obiettivi del progetto e i risultati ottenuti nei cinque anni di attività, tramite un approccio multidisciplinare a sostegno della coesistenza, per garantire uno status di conservazione favorevole della popolazione alpina di lupo nel lungo termine, mitigando simultaneamente i conflitti tra i gruppi di interesse coinvolti.

 

I lavori svolti

Sono stati messi a punto metodi e standard comuni per produrre una solida valutazione dello stato della popolazione di lupo alpina, e nel contempo si è operato per ridurre l’impatto del bracconaggio, individuare e controllare casi di ibridazione, contrastare la frammentazione dell’habitat.

Fondamentale è stato il lavoro per la mitigazione dei danni alla zootecnia: le squadre di intervento per la prevenzione hanno fornito un supporto agli allevatori per la messa a punto di sistemi di prevenzione efficienti e l’accesso alle misure di indennizzo.
Grande spazio è stato dato al dialogo e al coinvolgimento dei portatori di interesse attraverso lo sviluppo di piattaforme e incontri pubblici e con il programma di Stewardship.
È stato promosso un maggiore livello di informazione, consapevolezza sulle problematiche relative alla coesistenza e diffusione di informazioni corrette sul lupo, attraverso attività ecoturistiche, eventi pubblici, mostre, workshop, pubblicazioni, attività educative per studenti di tutte le età e insegnanti e debunking delle fake news.

Le azioni di progetto e i risultati ottenuti sono stati possibili grazie all’impegno e al coordinamento di migliaia di persone, decine di istituzioni pubbliche, enti privati ed associazioni che hanno creato un network interdisciplinare sul territorio alpino che continuerà a lavorare per la coesistenza tra lupo e attività umane nel lungo termine, grazie alle azioni di governance ora parte integrante di ogni Stato ed Ente, il vero patrimonio lasciato dal progetto.

 

L'opuscolo