Pubblichiamo la recensione del libro, pubblicata su
Montagne 360 di febbraio 2021.
E vero, di libri sulla guerra ne sono stati pubblicati a migliaia. Tanto che può essere spontaneo domandarsi cos'altro ci sia da aggiungere. Il titolo in questo senso è tanto azzeccato, quanto, una volta letto il testo, fuorviante.
"Pagine dal fronte" può rimandare infatti alla riproposizione storica del diario di un soldato. ma se il diario è quello di tuo padre, nel quale è la vicenda umana a prevalere, la prospettiva cambia.
Carpanè prende le mosse dal taccuino di guerra del genitore, insieme ad altri fogli sparsi, e racconta una storia custodita, forse per anni.
Da bravo filologo imposta la narrazione a partire dal testo scritto, recuperando la stori con la S maiuscola.
la copertina del libro © Alpine studio
Al tempo stesso affianca allo scarno resoconto dei fatti
la tradizione orale di famiglia, utlizzando la forma romanzo
«per entrare ancora di più nel vero più profondo» e raccontare l'incontro casuale di due uomini di nazionalità diverse, che, in un momento particolare della loro vita, fanno una scelta. Il risultato è una narrazione in cui cronaca e mondo emotivo, del sentimento, scorrono l'una accanto all'altro: paura, smarrimento, felicità e fantasma della guerra. non mancano citazioni dotte, riferimenti, latinismi...tutto il bagaglio dell'autore.
Riprendendo il prologo:
«perchè raccontare? un omaggio alla memoria? Si, anche. Una ricerca di senso? Si, anche. Un modo per far scorrere l'acqua del tempo passato verso quello futuro? Si, anche». E perchè leggerlo?
Perchè in queste pagine Carpanè ci fa partecipi di una commovente testimonianza di vita.
info libro
Alpine studio
182 pp
16.00 Euro