Le nuove piogge

Immagine di elaborazione radar dall'app Meteoradar di un temporale rigenerante / V-shaped © Antonio Rinaldi (fonte immagine Meteoradar)

Sempre di più assistiamo, negli ultimi autunni, a eventi di pioggia particolarmente intensi e localizzati, che negli anni precedenti non si vedevano o si vedevano molto più raramente. Spesso questi episodi sono il frutto dei cosiddetti autorigeneranti, linee perturbate anche temporalesche che viste dal satellite o dai radar meteorologici assumono una particolare conformazione a V, e per questo sono anche detti anche temporali V-shaped, e si originano prevalentemente sul mare, nei punti in cui convergono differenti masse d’aria.

 

Se ne sono visti nel mese di ottobre del 2023, in particolare sul Mar Ligure, originati dall’incontro dell’umido scirocco con aria più fresca solitamente proveniente da ovest. La linea lungo la quale avviene il contatto tra le due correnti, diviene la sorgente continua di nubi convettive carichissime di umidità che immediatamente generano un cono di temporali e rovesci fortissimi che si rigenerano e si espandono sempre nella medesima direzione, trasportati dalle correnti prevalenti. 


Il disastro avviene quando questa linea di convergenza (e quindi i temporali da essa generati) rimane ferma per molte ore sullo stesso punto; in questo caso le intensissime precipitazioni possono permanere sullo stesso stretto canale, largo anche non più di 30-40 km per ore e ore, e sono in grado di scaricare centinaia di millimetri di precipitazioni sulla stessa ristretta fascia di territorio, mentre magari a pochi chilometri di distanza praticamente non piove. Questo meccanismo è tipico dell’autunno quando si esalta il contrasto tra l’aria più fresca che inizia ad affluire sul Mediterraneo, e il calore rilasciato dai nostri mari sempre più bollenti per via delle estati sempre più lunghe. 
 

I rigeneranti o autorigeneranti sono i responsabili di tutte le principali alluvioni avvenute in autunno negli anni scorsi in varie parti d’Italia, e in particolare in Liguria, dove oltretutto le montagne poste a ridosso della costa esaltano il processo di condensazione e quindi le precipitazioni.