Le bugie hanno colori vivaci

Si fermano in aria ronzando, a volte anche davanti al viso, impavidi e irriverenti, senza paura alcuna. Gli inglesi li chiamano hover flies, con chiaro riferimento al volo stazionario degli elicotteri.

Stiamo parlando dei Sirfidi, gli insetti “bugiardi”. Eh sì, perché questi coloratissimi animaletti, in realtà fanno solo finta di essere dotati di un pungiglione velenifero come le api o le vespe! Infatti sono dei Ditteri, esattamente come le mosche e, in comune con le api, hanno solo la capacità di impollinare i fiori, qualità che li rende estremamente utili nel complicato equilibrio degli ecosistemi montani.

L’evoluzione li ha portati ad assomigliare esternamente a creature più pericolose, rendendoli prede scomode per molti potenziali predatori. 

Quella del “bluff” è una strategia utilizzata da molti animali e, nello specifico, gli insetti sono sicuramente campioni nel gioco dell’imbroglio. Alcuni esempi? Le farfalle spesso sono caratterizzate da disegni a forma di occhio localizzati sulle ali e, in questo modo, riescono a spaventare i predatori sembrando di dimensioni molto maggiori. Gli stessi bruchi assumono forme particolari (presentando, ad esempio, dei cornetti) e mostrano colori sgargianti, i quali in natura spesso significano pericolo. Non a caso il giallo, l’arancione e il rosso vengono definiti “colori aposematici”.

È straordinario vedere come l’evoluzione porti a una continua “corsa al miglior adattamento” tra prede e predatori, con risultati a volte vantaggiosi per gli uni e talvolta per gli altri. Questo delicato e perfetto equilibrio è uno dei segreti alla base della sopravvivenza e del mantenimento dei vari ecosistemi terrestri. 

 

Sifide. Foto Denis Perilli