Il Langtang Lirung © Wikimedia CommonsHa raggiunto il campo base la spedizione valdostana composta da François Cazzanelli, Roger Bovard, Jerome Perruquet, Stefano Stradelli, Emrik Favre, Francesco Ratti e dal friulano Giulio Vidoni.
Partiti alla volta del Nepal lo scorso 8 ottobre gli alpinisti hanno prima raggiunto Kathmandu, per poi iniziare il viaggio di avvicinamento ai loro obiettivi: l’inviolato Kimshung (6781 m) e il Langtang Lirung (7221 m).
Per Cazzanelli si tratta di un ritorno, atteso per diverso tempo. La guida del Cervino ha infatti provato per ben due volte la salita del Kimshung, la prima nella primavera 2015, trovandosi poi costretto alla rinuncia a causa del terremoto del Nepal. Nell’autunno 2016 la spedizione si è invece interrotta dopo che una scarica di sassi ha travolto proprio Cazzanelli causandogli una profonda ferita al braccio destro con una importante perdita di sangue. Per Cazzanelli si tratta quindi di un “conto in sospeso” con questo ambizioso progetto.
L’ultimo messaggio social è quello di Francesco Ratti postato ieri 14 ottobre, che lascia intendere una spedizione, come al solito, silenziosa: “Siamo arrivati alla fine del nostro trekking nella splendida valle del Langtang, domani metteremo il nostro campo base e inizierà la nostra avventura in montagna! A presto, quando torneremo. Incrociate le dita per noi”.
Marek Holecek al Langtang Lirung
Non saranno soli i valdostani, sulla montagna. La settimana scorsa ha infatti raggiunto il campo base anche una spedizione ceca, guidata da Marek Olecek. Con lui i connazionali Ondra Mrklovsky e Pavel Hodek, oltre allo slovacco Ondrej Huserka. Anche loro sono diretti al Langtang Lirung, in particolare alla parete est. Una parete esposta e difficile, tentata diverse volte, ma mai salita da nessuno. L’ultimo tentativo risale allo scorso anno, da parte degli equadoregni ì Topo Mena, Roberto Morales e Joshua Jarrin.
La spedizione non ha perso tempo e ha sfruttato al massimo la settimana di permanenza al campo base e la buona meteo. Gli alpinisti hanno infatti da poco terminato l’acclimatazione sul vicino Naya Kanga (5846 m) e sono pronti a tentare la loro salita.