Lago Nambino e Sentiero Bolognini

Un facile itinerario per ciaspolatori al cospetto delle Dolomiti di Brenta
Lago di Nambino © Roberto Ciri

Il Lago di Nambino è uno splendido e placido specchio d’acqua sulle cui rive sorge e si riflette l’omonimo rifugio, in un angolo solitario proprio sopra Madonna di Campiglio che trasporta in un’atmosfera più canadese che trentina. Il lago è ghiacciato in inverno e leggenda vuole che un tempo fosse dominato da un leggendario drago. L'itinerario si sviluppa su strada innevata battuta ben segnalata e senza alcuna difficoltà escursionistica.

Dal parcheggio presso la Malga Nambino (a pagamento) seguire la strada sterrata con segnavia n. 217 che si inoltra nel bosco fino a uno spiazzo con la partenza della teleferica del Rifugio Nambino e i cartelli che indicano la direzione per raggiungere la struttura. All’immediato bivio svoltare sinistra (percorso invernale), passare un ponticello in legno e seguire il sentiero che risale il bosco con qualche svolta fino ad intersecare un altro sentiero che proviene da sinistra. Piegare a destra e continuare a salire fino a dei cartelli con indicazione a sinistra per Patascoss (sentiero di ritorno), una staccionata e una panchina. Passando a sinistra della teleferica se ne raggiunge il gabbiotto a monte e, oltre questo, superato un ponticello, si raggiunge il Rifugio Lago di Nambino (1770 m, 0.40 h, aperto in inverno), una bella costruzione in legno proprio sulla riva del lago che fa sembrare di trovarsi in una baita dei laghi canadesi. 

Proseguendo oltre il rifugio è consigliabile effettuare il giro del lago su agevole percorso superando alcuni ponticelli e passerelle, con bella vista sulle cime Pietra Grande e Vagliana che dominano l’inizio della Catena Settentrionale delle Dolomiti di Brenta. Una leggenda locale, nota come "La fola dal sarpantaz", narra di un famelico drago che dimorava nelle acque del Lago di Nambino che rimaneva per mesi interi a riposare sul fondo del lago, nutrendosi di pesci e alghe, ma che un giorno in un sol boccone divorò un paio di pecore che pascolavano, un vitello e persino il pastore! 

Compiuto il giro del lago e superato un ultimo bel ponticello di legno si torna alla teleferica e al bivio per Patascoss (1 h): qui seguire il Sentiero Bolognini (B06) che attraversa una lunga passerella di legno sul pendio boscoso, attraversa un breve canalone in cui può essere presente il residuo di una valanga (se non presente valutare se attraversarlo o tornare indietro in base alla quantità e condizioni della neve!) e raggiunge una pista da sci. Attraversata velocemente la pista con la dovuta attenzione (ottima visibilità verso l’alto e modesta pendenza) si continua sul largo sentiero nel bosco fino a raggiungere il parcheggio di Patascoss (1.40 h).

Da qui si torna al parcheggio di Malga Nambino seguendo la strada asfaltata (2 h).

Luci invernali al Lago di Nambino © Roberto Ciri

 

Partenza e arrivo: parcheggio Nambino 1634 m
Lunghezza: 6,7 km
Dislivello: + 136 m
Durata: 2 h 
Difficoltà: EAI-F
Esposizione: est
Attrezzatura: racchette da neve, bastoncini e dotazioni autosoccorso in valanga
Punti d'appoggio: Rifugio Lago di Nambino

https://www.openstreetmap.org/#map=15/46.2342/10.8167

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