La volpe raccontata da Lapini: "È un animale opportunista, non bisogna darle confidenza"

Nei secoli ha imparato a "sfruttare" l'uomo, biosgna evitare di attirarla con il cibo. Ha cure parentali limitate nel tempo, i giovani vivono in "bande"
Una volpe con la sua caratteristica coda lunga quanto il corpo © John Pauling/Pixabay

Secondo appuntamento con la fauna delle nostre montagne. Dopo aver esplorato la natura dello stambecco, oggi tocca alla volpe, da sempre protagonista di racconti, favole e leggende: animale selvatico per eccellenza, in realtà ha sempre vissuto vicino all'uomo. Ed è opportunista, più che furba, come ci ha spiegato lo zoologo Luca Lapini, che ci ha aiutato a conoscerla meglio.

 

luca, dove vive la volpe in Italia?
È ubiquitaria, vive in città come in campagna e montagna. In città la trovi nei parchi pubblici abbastanza estesi, in campagna ovunque ci sia bosco. Fa la tana in cavità preesistenti, soprattutto utilizza le tane dei tassi. Il tasso si accoppia all'ingresso della tana, per cui per attirare la femmina scava continuamente. Riempie il territorio di buchi che non usa e la volpe sfrutta l'occasione.

 

In montagna c'è una quota limite di diffusione?
In realtà la troviamo da quota zero, al mare, fino ai monti. Va a caccia nelle praterie, oltre il limite della vegetazione.

 

Cosa mangia?
È un animale onnivoro, ma predilige roditori e mammiferi di piccole dimensioni come la lepre, ma quando ha i piccoli e ha bisogno di cibo, va anche nei pollai. Uccide con un morso sul dorso. A volte decapita le galline, perché l'intera preda peserebbe troppo. È anche un animale spazzino e mangia pure molta frutta; la favola della volpe e l'uva non è inventata. A giugno gli escrementi di volpe spesso sono pieni zeppi di semini di more di gelso.

 

È un animale notturno?
È un animale tendenzialmente crepuscolare, ma si adatta. Se per esempio impara che i turisti non sono un pericolo, può prendere confidenza. Nel Parco della Maremma aspettano i turisti sui sentieri per prendere cibo e succede anche sulle Alpi, fuori dai rifugi. Naturalmente è un comportamento che va evitato, l'animale selvatico non va mai reso confidente.

 

Una domanda un po' frivola...la volpe è davvero furba?
Ti racconto un aneddoto: negli anni '90 tentavo di catturare sciacalli [a scopi scientifici] nella zona di Belluno, e mentre cercavo di metterli in trappola senza successo, ho invece involontariamente catturato cinque volte la volpe, in un solo giorno. Entrava in trappola abitualmente per prendere cibo. È un animale opportunista, coglie le occasioni che si presentano, ma la furbizia è una caratteristica umana che le attribuiamo noi.

Volpe © Pixabay

Che tipo di vita sociale ha?
La volpe tendenzialmente è solitaria, ma non del tutto. Il maschio porta il cibo alla femmina quando allatta e rigurgita il cibo ingoiato, lo stesso fa con i cuccioli. La volpe tende a essere monogama, il maschio inizia a cantare attirando la femmina tra novembre, dicembre e gennaio. I parti avvengono in marzo-aprile e la coppia rimane tendenzialmente insieme, con un rapporto abbastanza libero. Terminato lo svezzamento, verso luglio-agosto i giovani si allontanano dalla madre e stanno insieme in piccole bande anche per otto mesi, un aspetto piuttosto particolare.

 

Che tracce lasciano?
C'è un metodo per riconoscere gli escrementi della volpe, il diametro. Arriva fino a un paio di centimetri, ma essendo un escremento di canide selvatico assomiglia a quello dello sciacallo. La volpe lascia tracce abbastanza riconoscibili: impronte di un canide molto allungate, quattro polpastrelli digitali e uno palmare molto lunghi, con una linea retta tangente il terzo e il quinto dito. Hanno impronte che sono lunghe fino a 6 centimetri, senza unghie, ma anche in questo caso assomigliano a quelle dello sciacallo.

 

Come distinguere il maschio dalla femmina?
Una volpe adulta può arrivare a 10 chilogrammi per il maschio, il peso medio è sui 7 chili. Il muso della femmina è un po' più sottile di quello del maschio. La colorazione è molto simile. In Appennino e sulle Alpi Occidentali, abbiamo volpi con la pancia nera e la punta della coda nera, in passato le chiamavano crucigere. La coda è molto lunga, quanto il corpo. La pelle del dorso ha una sorta di linea nera e una linea ortogonale sulle spalle. Sul resto delle Alpi predomina la colorazione fulva, coda con la punta bianca, calzetti neri sulle zampe e le orecchie. Muta due volte l'anno a primavera e in autunno, ma l'aspetto o la colorazione del pelo non cambiano. In cattività si ottengono volpi albine con incroci tra consanguinei, la volpe artica invece è un'altra specie: Alopex lagopus, ma abita nel Nord Europa, qua da noi non c'è.