La storia di Nathan Longhurst: l'alpinista che vuole scalare le 100 vette più alte della Nuova Zelanda

Nathan Longhurst, alpinista e parapendista americano, sta cercando di completare la sfida delle 100 vette più alte della Nuova Zelanda in un’unica stagione.
Nathan Longhurst

Nathan Longhurst, giovane alpinista e parapendista americano di 25 anni, ha immaginato e sta realizzando un'esperienza di vita a oggi unica: salire e lanciarsi in parapendio dalle 100 montagne più alte della Nuova Zelanda. Dopo aver iniziato nel novembre 2024, fino a oggi ha raggiunto 78 vette, e punta a completare la sua personale sfida entro la fine della stagione. Se riuscirà, Longhurst diventerà il secondo alpinista a completare l’intero elenco e il primo a farlo in un’unica stagione.

 

Come è nata l'idea

Il New Zealand Alpine Club lanciò nel 1991 il New Zealand 100 Peaks Challenge per celebrare il 50esimo anniversario della sua fondazione. Il club invitò i suoi soci a tentare di scalare le 100 principali vette della Nuova Zelanda, una lista che comprende sia vette relativamente facili, che altre caratterizzate da sezioni tecniche, condizioni meteorologiche avverse e una significativa prominenza. La maggior parte di queste si trova sull’Isola del Sud, con altitudini che arrivano fino a 3000 metri sopra il livello del mare e posizioni isolate.

L’obiettivo iniziale era quello di scalare il maggior numero possibile di vette nell’anno del cinquantesimo anniversario, ma anche i più attivi riuscirono a raggiungere solo una manciata di queste. Quel primo anno, un alpinista locale, Don French, scalò sette cime. Nel 2021, trent'anni dopo il lancio dell'iniziativa, French diventò il primo alpinista a completare tutte le 100 salite.

 

Il piano di Nathan Longhurst

L’idea di Longhurst nasce proprio proprio da questa iniziativa. Da qui Longhusrt ha pensato che si potesse provare a ridurre al minimo il tempo, completando la sfida in una sola stagione. Il 17 novembre 2024, appena sceso dall'aereo, Longhurst ha iniziato la sua avventura scalando la prima cima, il Double Cone. Nei primi 30 giorni, ha completato alcune delle salite più difficili della lista, come il Monte Aspiring, l’Aoraki/Mt. Cook, il Monte Hicks e persino l’Unicorn, che è riuscito a scalare al primo tentativo il 26 novembre.

Una volta in cima, oltre a lanciarsi con il parapendio, Longhurst ha trovato un altro modo per guadagnare tempo: a volte vola direttamente dalla cima di una montagna alla base della successiva. In altre occasioni è riuscito ad atterrare più in alto, suscitando qualche dubbio sulla validità della sua impresa. Per esempio, il 27 novembre, ha scalato tre montagne - Mount Burns, Mount Sealy e Mount Annette - in un'unica giornata di otto ore, “atterrando molto vicino alla cima di Mount Annette”.

Longhurst non ha condiviso molti dettagli delle sue scalate, limitandosi a brevi post e video, ma i suoi progressi possono essere seguiti in tempo reale sul sito web del New Zealand 100 Peaks.

Un alpinista da record

Longhurst è specializzato nell’unire i principali picchi di intere catene montuose o aree geografiche. Negli Stati Uniti, è diventato il più giovane alpinista a completare la lista dei Bulger’s List, i picchi più alti dello Stato di Washington, e la lista dei Sierra Peaks Section, scalando 247 picchi in 138 giorni. Inoltre, nel 2023, ha iniziato a praticare il parapendio.

La sfida dei 100 picchi in Nuova Zelanda è solo l’ultima di una lunga serie di imprese che hanno consolidato la reputazione di Longhurst come uno dei climber e atleti più audaci e innovativi. Concludere questa impresa non solo lo renderebbe uno dei più grandi alpinisti della sua generazione, ma potrebbe anche stabilire un nuovo standard nel mondo dell’alpinismo e del parapendio.