Il dibattito fra produzione e distribuzione cinematografica è ancora così acceso, da portare in votazione l’argomento e capovolgere la delibera approvata il 1° aprile 1951 a Genova. C’è, come naturale per quel periodo, ancora molta confusione e indecisione: la voglia di produrre in proprio, di dotare la Commissione di attrezzature cinematografiche adeguate professionalmente, la ricerca di soci e/o tecnici esterni provvisti delle necessarie capacità, si scontra col pensiero di coloro che ritengono questa via troppo esosa finanziariamente e non in grado di soddisfare appieno le esigenze del CAI. Nella riunione del 30 marzo 1952 a La Spezia si riscontrano i prodromi della nascita del Trento Film Festival. In quell’occasione si torna a discutere dell’aumento del contributo alla Commissione Cinematografia. Il Consigliere Perolari ipotizza di trovare le risorse nel bilancio diminuendo il fondo contributi alle Sezioni, sostenuto da Zanoni che conferma la necessità di potenziare la cinematografia come mezzo per incrementare il numero dei soci. Ma il passaggio più importante della riunione, così come riportato dal verbale, è quello del Concorso di Cinematografia. […] Rolandi illustra la parte programmatica del Congresso(*) per il Concorso di Cinematografia. Propone che le serate vengano programmate gratuitamente, in quanto questa soluzione sarebbe di grande «propaganda» e tale da determinare l’afflusso di nuovi soci giustificando così il sacrificio economico. Infatti, si è constatato (si riferisce a serate di proiezione precedentemente organizzate in Piemonte e in Trentino, N.d.A.) che gran parte degli incassi viene assorbito dalle spese reclamate dalla SIAE. […] Interviene ancora Costa che precisa che il fabbisogno per cento proiezioni gratuite sarebbe circa di un milione e mezzo e che preventivando un incasso di circa mezzo milione […] l’onere per le proiezioni gratuite potrebbe aggirarsi intorno a un milione, ovvero circa diecimila lire per serata. […]
"Cimes et Merveilles" di Samivel (pseudonimo di Paul Marcel Gayet-Tancrède; premiato nella prima edizione del Festival di Trento, 1952) © copyright Museo MontagnaNella riunione del Comitato di Presidenza del 21 luglio 1952, il Presidente Bartolomeo Figari comunica la nomina di Enrico Rolandi e di Ettore Giraudo rispettivamente a Presidente e Vicepresidente della Commissione di Cinematografia Alpina. Durante la discussione inerente alle attività della Commissione si rimarca il ruolo che la stessa deve svolgere in seno alle attività del Club Alpino: […] si deve attenere alla raccolta e alla distribuzione di film senza entrare nel merito di una «fabbricazione» di film stessi poiché tale funzione è già stata scartata dal Consiglio in quanto eccessivamente impegnativa […]. Il dibattito a favore o contro la produzione di film non è ancora esaurito e trova terreno di contrasto, in una alternanza di giudizio, anche fra il Comitato di Presidenza e il Consiglio Centrale, rinviando a nuove decisioni. Non è facile e, a mio avviso, mancavano in seno agli organi decisionali del CAI, anche le capacità tecniche e conoscitive in relazione alla produzione cinematografica professionale. Al di là delle importanti questioni economiche, che potevano essere realmente rapportate ai bilanci del sodalizio, manca la cognizione della complessità del processo produttivo vero e proprio. Da un lato esiste l’esigenza di far rispettare i deliberati consiliari ma dall’altro non si vuole mortificare “l’entusiasmo” e la voglia di fare dei componenti della Commissione di Cinematografia. Si decide quindi di rinviare a “una deliberazione precisa” del Consiglio Centrale sulla base di un dettagliato programma tecnico e finanziario della Commissione.
(*) Il 64° Congresso nazionale del Club Alpino Italiano si svolse a Trento dal 13 al 21 settembre 1952, in coincidenza con le celebrazioni dell’80° di fondazione della Società Alpinisti Trentini (SAT). (3 – fine)