La sensibilità del principe mancato

Un rospo difficilmente potrà vivere in un ambiente, sia aereo che acqueo, inquinato. Respirando anche attraverso l’epitelio, in un ambiente non salubre la sua sopravvivenza risulta in grave pericolo. Non a caso, nelle zone fittamente abitate, questo animale è divenuto sempre più raro. La presenza di rospi (ma anche rane, salamandre e tritoni) ci indica quindi che l’ambiente è sano.

Non baciatelo, non diventerà mai un principe azzurro! Anzi potreste rischiare di ustionarvi a causa delle secrezioni delle ghiandole parotidi localizzate dietro ai suoi occhi. Anche lui ne soffrirebbe, perché il calore delle vostre mani potrebbe creare danni alla sua pelle così delicata.

Avrete già capito che stiamo parlando del rospo, animaletto che ispira simpatia pure nel suo nome scientifico: Bufo bufo.

Non sarà mai un principe, ma la vita del rospo, come quella di tutti i suoi parenti Anuri (letteralmente anfibi “senza coda”), ha qualcosa di magico. Nasce con le branchie come i pesci e, in gioventù (girino), vive in acqua. In seguito, attraverso la metamorfosi, compaiono prima le zampette posteriori e poi quelle anteriori, la bocca cambia forma ed ecco che, al termine di questo complicato processo, il rospo ora dotato di polmoni, è pronto a saltellare fuori dall’acqua. Una vita magica, in grado di attraversare i vari elementi

Il nostro amico, divenuto celebre anche grazie alla famosa favola dei fratelli Grimm, è un animale molto sensibile, anche se questa caratteristica è più di tipo fisico che emotivo. La sua pelle, essendo molto delicata, lo rende un “indicatore ecologico”. Un rospo difficilmente potrà vivere in un ambiente, sia aereo che acqueo, inquinato. Respirando anche attraverso l’epitelio, in un ambiente non salubre la sua sopravvivenza risulta in grave pericolo. Non a caso, nelle zone fittamente abitate, questo animale è divenuto sempre più raro. La presenza di rospi (ma anche rane, salamandre e tritoni) ci indica quindi che l’ambiente è sano.

Ma i rospi si trovano anche in montagna? Assolutamente sì! Basta ci siano pozze d’acqua che permettano loro di deporre le uova. Pertanto, aguzzate la vista camminando per sentieri, perché potreste imbattervi in una delle creature più magiche in natura.

Rospo comune - ©Mattia Corsato