I Monti Lessini sono delle alture che sfiorano al massimo i 1900 m e che sono ubicate prevalentemente in provincia di Verona, nel Veneto occidentale.
Risalendo una qualsiasi delle valli che da sud si insinuano nel cuore di queste modeste (ma solo di quota, non certo per bellezza!) montagne si giunge a vecchie contrade, sovente abbandonate. Se ne trovate qualcuna di abitata provate a scrutare sopra la porta d’ingresso: molto spesso troverete una lampadina innestata in uno strano lampadario roccioso e formato da spire concentriche. Cosa sarà mai? Semplice, quel che resta di un antico animale che abitava, con cospicue popolazioni, questa terra…o meglio questo ex mare! Un fossile! Un fossile di ammonite.
Un'ammonite su un muretto a Cerro Veronese @Lorenzo ComunianMa un fossile cos’è? Il termine innanzitutto deriva dal latino “fodere”, cioè scavare, e indica resti o segni di organismi vissuti nel passato, migliaia o milioni di anni fa. Fra i più famosi ci sono sicuramente gli scheletri dei dinosauri, ma per i paleontologi (gli scienziati che li studiano) spesso anche resti di minuscoli animali o piante a noi sconosciuti rappresentano preziosi reperti per ricostruire il complesso puzzle della vita prima dell’arrivo della specie umana.
Un fossile di ammonite nei pressi della Cima Castel Malera @Lorenzo ComunianLe ammoniti erano dei Molluschi Cefalopodi (come gli attuali polpi tanto per intenderci) con una conchiglia esterna divisa in vari setti. L’animale abitava solo nell’ultima sezione, mentre le altre erano usate come “camere d’aria” utilizzate, come fa l’attuale Nautilus, per muoversi verticalmente nel muro d’acqua.
Questi strani esseri, nella loro vita, hanno “occupato tanto spazio” in relativamente “poco tempo”. Hanno infatti popolato molti mari, ma la loro esistenza è durata dal Devoniano (350 milioni di anni fa) fino alla fine del Cretaceo (65 milioni di anni fa), quando al pari dei dinosauri e di gran parte delle forme di vita dell’epoca si sono estinte.
Le ammoniti sono considerate degli ottimi “fossili guida”, ossia dei rinvenimenti che ben datano le rocce che le contengono, originate da sedimenti del Paleozoico superiore (le specie più primitive) e del Mesozoico.
I fossili guida sono resti di organismi che devono avere dei requisiti ben precisi:
- ampia distribuzione geografica
- popolazioni abbondanti, quindi numerosi resti nelle rocce sedimentate nel periodo di esistenza
- evoluzione rapida e durata temporale limitata che permetta una datazione precisa.
Un'ammonite nei pressi di Bocca Gaibana, sui Monti Lessini @Lorenzo ComunianI fossili di ammoniti hanno addirittura consentito di ricostruire l’andamento della velocità di rivoluzione della Luna attorno alla Terra nel corso dell’arco di tempo geologico in cui hanno vissuto, studio complesso quanto affascinante basato sulla crescita delle laminazioni delle “camere” del guscio e sulle migrazioni di camera in camera dell’animale.
Altre due curiosità: la “facies” che ospita il maggior numero di fossili di ammoniti nei Monti Lessini è il Rosso Ammonitico, mentre una delle aree in cui questi fossili risultano più numerosi è la catena himalayana.