01.01.2024 - - - ambiente scienza escursionismo
Tramonto nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, in Trentino @Simona Bursi
“Ma è recintato? Ma lì dentro non si può fare nulla?”
Ebbene sì, queste sono delle domande che ci siamo sentiti porre da bambini e, attenzione, pure da adulti. Un chiaro indizio di come spesso si diano le cose per scontate, nella convinzione che tutti sappiano tutto.
Stiamo parlando dei parchi, delle aree protette che tutelano ambienti che, per svariati motivi, necessitano di un riguardo particolare. Forse è proprio quest’ultima denominazione, è proprio quel “protette” che può far nascere una serie di equivoci e di false immagini.
Facciamo un po’ di ordine: in Italia le aree protette sono i Parchi Nazionali, i Parchi Naturali, le Riserve e ci possiamo aggiungere le zone tutelate da Rete Natura 2000.
I Parchi Nazionali sono parte stessa dell’attenzione al territorio nel Belpaese. “Storici” sono quello del Gran Paradiso (in Valle d’Aosta-Piemonte, istituito nel 1922), d’Abruzzo (nato nel 1923, oggi allargato a Lazio e Molise), del Circeo (del 1934, nel Lazio) e dello Stelvio (a cavallo fra Lombardia, Trentino e Alto Adige, nato nel 1935). Attualmente sono ben 24, di cui 15 in territorio montano.
I Parchi Naturali sono gestiti, in vario modo, dalle regioni o da alcune province autonome (Trento e Bolzano) e, se non a livello di gestione, non sono molto differenti dai precedenti.
I Piani Eterni, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi © Denis Perilli
Il mondo delle Riserve è molto variegato e si amplia su aree, generalmente di dimensioni contenute, che, per emergenze naturalistiche o presenza di ambienti o specie particolari, hanno visto nel tempo il bisogno di leggi atte a preservare il loro patrimonio naturale. Non di rado tali porzioni di territorio ricadono all’interno di un’area parco.
La più moderna, seppur difficile da applicare, forma di tutela è quella che fa riferimento ad alcune normative europee e alla Rete Natura 2000. Si tratta di piccole zone, anche abitate dall’uomo, che vengono trattate come se fossero un tutt’uno collegato da corridoi ecologici, ossia “corsie preferenziali” per lo spostamento di specie animali.
Senza addentrarci troppo nei risvolti politici, tecnici e gestionali…ma cosa succede dentro alle aree protette?
Succedono molte cose, si fanno ricerche scientifiche, si fa educazione ambientale, si collabora con le scuole, si preserva la biodiversità, si favoriscono forme di economia rispettose della natura… e non ci sono reti a delimitare nulla! Anzi ci sono sentieri e percorsi tematici che consentono di vivere il territorio e di conoscerlo, anche attraverso pannelli a tema e pubblicazioni.
In cammino nel Parco Nazionale dello Stelvio @Denis Perilli
Anche il Club Alpino Italiano collabora nella gestione di molti parchi, fornendo la propria esperienza e conoscenza per quanto concerne le cosiddette “terre alte”.
Vi abbiamo convinti ad andare a visitare una delle tantissime bellezze sparse nella nostra penisola? Noi ci siamo già stati più volte e garantiamo per voi.
Buon divertimento e buone scoperte!
Uno scorcio della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, in Sicilia @Denis Perilli