Il Corno Grande del Gran Sasso dai Prati di Tivo © Gennaro PirocchiQuando si pensa al massiccio montuoso più alto degli Appennini, situato interamente in Abruzzo, sono tante le immagini che saltano alla mente: si pensa alle vie di ascesa, ai panorami mozzafiato che offre, al suo ghiacciaio (il più meridionale d’Europa e l’unico di tutta la catena appenninica, nel 2019 declassato a “glacionevato”), alle numerose attività outdoor che in ogni stagione si possono praticare alle sue pendici o aggrappati alle sue vertiginose pareti, alle molte e splendide leggende tramandate oralmente dalla notte dei tempi…
Ma forse non tutti sanno che, situati sotto oltre 1400 metri di roccia, nel cuore del Gran Sasso d’Italia, sono presenti i più grandi e importanti laboratori scientifici sotterranei di ricerca al mondo. Si tratta dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), di proprietà dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Situati tra le città di L’Aquila e Teramo, i LNGS sono utilizzati come struttura a livello mondiale da scienziati provenienti da 29 paesi diversi; attualmente ne sono presenti 1100 impegnati in circa 15 esperimenti in varie fasi di realizzazione. Nelle tre grandi sale sperimentali che costituiscono il cuore di questa incredibile struttura, si studiano, tra le altre cose, le più piccole particelle dell'Universo come, ad esempio, i neutrini. I 1400 m di roccia che sovrastano i laboratori costituiscono una sorta di corazza che riduce in maniera sostanziale l’impatto dei raggi cosmici che sono considerati un fattore di disturbo per gli esperimenti che qui vengono condotti; inoltre, la particolare composizione delle rocce di tipo dolomitico del Gran Sasso, fa sì che la radioattività naturale in questa struttura sia migliaia di volte inferiore rispetto a quella presente in superficie, rendendola ideale come ambiente per studiare fenomeni estremamente rari.
Ma a livello ambientale un’opera come questa che impatto ha?
Per garantire la compatibilità tra le attività di ricerca e la salvaguardia dell'ambiente e del territorio, l'impegno ambientale dei LNGS coinvolge tutti coloro che vi operano. Data la grande importanza di questi aspetti, i LNGS mettono al centro della propria politica l'impegno a ridurre al minimo l'impatto ambientale dell'ampia gamma di attività svolte dai laboratori nel corso della loro ricerca. Questo è possibile attraverso una minuziosa pianificazione degli esperimenti svolti, un monitoraggio attento di tutti i parametri che potrebbero rivelare un impatto sull’ambiente e l’attuazione di misure dedite ad attenuare più possibile l’impatto stesso.
I LNGS si pongono come obiettivo prioritario e generale il garantire le esigenze di salvaguardia delle persone, della popolazione e dell’ambiente. La ricerca, infatti, non può svolgersi senza una garanzia assoluta di sostenibilità territoriale delle sue attività, che devono essere il meno possibile impattanti sull’ambiente, su chi lo abita e lo vive.
Il Corno Piccolo del Gran Sasso d'Italia © Cai Teramo