Ottorino MezzalamaIl 25 settembre 1888 nasce a Bologna Ottorino Mezzalama, padre dello sci alpinismo. Presto si trasferisce a Torino, dove vive la gioventù e la maturità ai piedi delle montagne che lo affascinano. Laureato in Scienze Economiche e Commerciali, partecipa alla spedizione italiana in Libia nel 1912 in qualità di sottufficiale, meritandosi un encomio, e riprende nel 1915, quando è richiamato a dirigere i corsi di sci delle truppe alpine al Piccolo San Bernardo e in Valle di Champorcher.
Lo sci alpinismo
Gli anni Venti sono il periodo di massima attività sportiva, durante il quale coltiva il sogno di tracciare un itinerario sci alpinistico che copra l’intero arco alpino dalle Alpi Marittime alle Giulie. Comincia un’intensa attività di esplorazione condotta sovente da solo, che gli occupa ogni giorno libero dal lavoro; le stesse relazioni sociali ne risentono, tanto che rinuncia all’idea del matrimonio e continua a vivere con l’anziana madre. Nel 1927, in compagnia di Ettore Santi, firma la prima ascensione del Monte Bianco con gli sci. Tecnicamente è curioso sottolineare come non abbia mai fatto sue le pelli di foca e sia sempre rimasto fedele all’uso delle scioline.
La nascita del trofeo Mezzalama
Nel febbraio del 1931 si trova in Sud Tirolo con Domenico Mazzocchi. Salgono insieme la Cima del Bicchiere e vengono sorpresi dal maltempo al rifugio Gino Biasi (allora Regina Elena). Il quarto giorno tentano il rientro, ma una slavina a poche centinaia di metri dal rifugio spazza via Mezzalama, risparmiando un disperato Mazzocchi che lo cerca senza successo. Il giorno dopo i soccorritori ritrovano le spoglie di Ottorino: il manto si è assestato e una mano spunta dalla neve.
Secondo gli amici quella mano alzata addita un’impresa da compiere nel suo nome e così nasce l’idea della gara scialpinistica più difficile del mondo, tanto che oggi “il Mezzalama” non è più un coraggioso signore dai baffoni neri, elegante cavaliere delle nevi, bensì l’ambito trofeo messo in palio ogni due anni sulle nevi del Monte Rosa: dura corsa sugli sci da Cervinia a Gressoney-La-Trinité passando per le creste del Castore e del Naso del Lyskamm, oltre i quattromila metri.
Il Trofeo Mezzalama 2019La prima edizione del Mezzalama
Il Trofeo Mezzalama nasce in pieno fascismo dalla collaborazione dello Ski Club Torino, del Club Alpino torinese e del Club Alpino Accademico. Lo sci è una delle discipline più amate dal regime e ogni domenica partono dalla pianura i treni della neve. “Ben si può dire – scriverà Carlo Felice Zanelli – che lo sci abbia cambiato faccia all’Italia, giacché gli dobbiamo una delle più stupefacenti trasformazioni degli italiani, con l’averli portati all’aria aperta e al sole nei mesi destinati un dì alla clausura”. Gli organizzatori del Mezzalama sono Piero Ghiglione e Zenone Ravelli, alpinisti di esperienza. La prima edizione si disputa con tempo molto incerto il 28 maggio 1933, con la partecipazione di dodici cordate italiane, una svizzera e una tedesca. Il traguardo è anticipato alla capanna Sella al Félik, poco oltre metà tracciato. I primi vincitori sono le guide di Valtournenche Luigi Carrel, Antonio Gaspard e Pietro Maquignaz, in due ore e tre quarti. Cocente la delusione delle guide di Zermatt, seconde a cinquanta secondi. Nel 1934 il tempo è buono e le squadre riescono a completare l’intero percorso; vince una cordata di minatori di La Thuile, ed è solo l’inizio di una lunga storia.