La guglia dell'Omo crolla, la Dona resta in piedi: all'alba le prime conferme

Ieri, a causa delle nuvole basse, in pochi sono riusciti a confermare l'effettivo crollo dell'Omo, la celebre guglia del Monte Plische (Gruppo del Carega, Piccole Dolomiti). In rete girava un'unica fotografia: eloquente, certo, ma di scarsa qualità. Così in tarda serata, con il timore di aver pubblicato una notizia non veritiera, ho domandato a un fidato amico del posto, Alberto Zecca, se poteva farmi il favore di dirigersi in prossimità della frana per verificare di persona.

Ieri, a causa delle nuvole basse, in pochi sono riusciti a confermare l'effettivo crollo dell'Omo, la celebre guglia del Monte Plische (Gruppo del Carega, Piccole Dolomiti).
In rete girava un'unica fotografia: eloquente, certo, ma di scarsa qualità.
Così in tarda serata, con il timore di aver pubblicato una notizia non veritiera, ho domandato a un fidato amico del posto, Alberto Zecca, se poteva farmi il favore di dirigersi in prossimità della frana per verificare di persona. 

Mentre eravamo al telefono Alberto ha gettato un rapido sguardo al cielo della notte:

"Si vedono le stelle, è finalmente limpido. Vado domattina all'alba."

"All'alba? Ma sei sicuro di svegliarti così presto? Guarda che non è così urgente."

"Sì, sono sicuro, anche perché a quella guglia sono particolarmente affezionato; vorrei recarmi lassù nel silenzio del giorno che nasce. E poi sono sicuro che, più tardi, il cielo tornerà a coprirsi."

Alba sull'Atopiano delle Montagnole - ©Alberto Zecca

Come promesso, alle prime luci del giorno ha raggiunto l'Altopiano delle Montagnole - dal quale in precedenza aveva più volte fotografato le due guglie - per cercare di replicare lo scatto allo scopo offrirci un confronto efficace.

Comparazione fotografica: le guglie dopo e prima del crollo - ©Alberto Zecca

Un momento intimo, emozionante e allo stesso tempo malinconico, che va a confermare quanto scritto ieri: l’uomo attribuisce al paesaggio e agli elementi che lo compongono, animati o inanimati che siano, un valore e un significato.
Così, quando essi scompaiono, si innesta un meccanismo emotivo in parte simile a quello del lutto, perché con quegli elementi si era creato un legame sentimentale; perché quegli elementi ci accompagnano e servivano per orientarci nella complessità del mondo.

Purtroppo la comparazione fotografica di Zecca toglie ogni dubbio su quanto già si temeva: l'Omo è scomparso dal profilo della montagna, lasciando la Dona da sola in attesa del suo destino.

Comparazione fotografica: le guglie dopo e prima del crollo - ©Alberto Zecca