16.08.2023 - - - ambiente cultura escursionismo
Cartello inghiottito dalla crescita di un faggio. © Antonio RinaldiÈ sempre sorprendente vedere come la natura si riappropri dei suoi spazi e pian piano travolga quello che l'uomo dispone. I tempi dell'uomo e quelli della la natura sono molto diversi, ci se ne rende conto in mille occasioni, e spesso e volentieri anche camminando sui sentieri e osservando cartelli e fili spinati in particolare, ma anche altri oggetti disposti dall'uomo che, nel tempo, vengono letteralmente inghiottiti dal legno.
Un qualsiasi oggetto posizionato a stretto contatto con un albero in pieno vigore di crescita, se rimane nella medesima posizione per almeno cinque o sei anni è molto probabile che venga dapprima “abbracciato” e poi in qualche modo inglobato dall'albero.
La crescita del tronco di un albero si concretizza infatti ad opera del cosiddetto “cambio”, uno strato esterno nella sezione di un tronco, posizionato appena sotto la corteccia; questo fa sì che l'albero possa facilmente inglobare corpi estranei ad esso appoggiati fino a inghiottirli completamente.
Nella foto ad esempio un classico cartello con numero del sentiero, posizionato tra due faggi nei pressi del Passo del Lagastrello (PR), Parco Nazionale dell’Appenino tosco emiliano, venendosi a trovare tra due tronchi in crescita, nell'arco di una decina d'anni è stato in pratica inglobato. In altre occasioni le radici degli alberi spaccano sempre più e aprono sassi e macigni, o viceversa li avvolgono stabilizzandoli anche su versanti molto acclivi. Basta una piccola e veloce ricerca in internet e si scoprono situazioni di questo genere ancora più curiose (con auto, e case avvolte dalle piante, per esempio); immagini che ci fanno rendere ancora più conto della forza della vita e della potenza della natura che abbiamo solo l'illusione di controllare, limitatamente ai nostri ristretti orizzonti spazio temporali.