La Cineteca del CAI e i personaggi che ne hanno fatto la storia: Vittorio Sella e il suo Istituto (2)

Una breve panoramica dei personaggi più importanti che hanno dato, originariamente, l'impulso per lo sviluppo e l'affermazione del cinema di montagna nella storia del Club Alpino Italiano.
Vittorio Sella sul balcone del suo laboratorio a San Girolamo (Biella) Autore ignoto, 1935 © Copyright Fondazione Sella, Biella

“La Rivista Mensile del CAI” (luglio-agosto 1951) pubblica un interessante articolo di Luigi Cantono intitolato “Istituto di Fotografia Alpina Vittorio Sella in Biella”, che ci consente di entrare nel merito dei compiti, dell’attività di documentazione e del rapporto con la Cineteca stessa. Cantono è il direttore dell’Istituto e dal 1962 al 1971 sarà uno dei componenti della Commissione Cinematografica. L’Istituto fu costituito a seguito di una disposizione testamentaria di Vittorio Sella (1859-1943), secondo la quale tutto il materiale raccolto durante le sue spedizioni al Caucaso, in Alaska, al Ruwenzori ed all'Himalaya (Kangchenjunga e Karakoram) oltre ad una vastissima raccolta interessante le Alpi, doveva essere affidato ad un istituto scientifico. La famiglia Sella stabilì che questo istituto fosse il Comitato Scientifico del Club Alpino Italiano. Il C.A.I. rendendosi conto dell'importanza della disposizione, in unione con la famiglia Sella e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche diede vita all'Istituto, affidandogli il compito di conservare il materiale Sella, nonché di riunire quello di altre persone o enti che avessero ritenuto di concederlo, mantenendolo in efficienza affinché potesse risultare utile a quanti fosse necessario: una biblioteca che raccoglie i volumi dei Sella e costituisce una rara raccolta di opere dai primordi dell'alpinismo e dell'esplorazione sino alla fine dello scorso secolo e ai tempi nostri, attrezzati laboratori di stampa e riproduzione, uffici, studi, foresteria, ed una ricca fototeca che raccoglie le fotografie ed i negativi di Vittorio Sella (circa cinquemila negativi in formato 30x40 e 18x24 centimetri), del Duca degli Abruzzi nelle sue spedizioni polari, alpine, esplorative e di colonizzazione e di Emilio Gallo (fototeca che va arricchendosi di quanto altri fotografi vanno depositando in questi archivi per una migliore conservazione e valorizzazione del loro lavoro).

L'Istituto provvede anche a scambi di fotografie con enti e privati stranieri, oltre a valorizzare nel mondo l'opera dei fotografi ed esploratori italiani, arricchisce l'archivio dell'Istituto di ulteriore prezioso materiale. Personale in via di specializzazione e collaboratori fotografi eseguono fotografie a complemento di determinate zone o per particolari esigenze. Per questo ingente lavoro sarebbe molto utile l'ausilio dei soci del CAI appassionati di fotografia alpina e competenti nei diversi campi. La divulgazione avviene con la pubblicazione di cataloghi, copie fotografiche, pubblicazioni, diapositive, microfilm che vengono inviati a richiesta degli interessati a prezzo di costo, tenuto conto dei diritti di riproduzione e di proprietà riservati agli esecutori e proprietari delle fotografie fornite e depositate all'archivio. 

Molte sono ancora le iniziative da sviluppare in relazione alle disponibilità dell'Istituto ed agli aiuti dei collaboratori, mentre attualmente sono in fase di studio lavori nel campo della fotografia a colori e della cinematografia. Il Consiglio Direttivo è composto da: Cesare Sella, Presidente; Gustavo Colonnetti, Vicepresidente (Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche); Luigi Cantono, Direttore; Consiglieri: Roberto Almagià (Vicepresidente del C.N.R. e docente di geografia all'Università di Roma), Giuseppe Morandini (C.A.A.I. e Presidente del Comitato Scientifico del CAI), Bartolomeo Figari (Presidente Generale del CAI), Felice Boffa (C.A.A.I. e Direttore Generale del CAI), Guido Alberto Rivetti (C.A.A.I. e Presidente Onorario della Sezione del CAI di Biella), Gustavo Gaia (C.A.A.I. e Presidente della Sezione del CAI di Biella), Massimo Sella (Consiglio Nazionale delle Ricerche). 

L'Istituto è stato messo a disposizione dalla famiglia Sella, mentre il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Club Alpino Italiano si sono impegnati a sostenere le spese di funzionamento e per l'acquisto di attrezzature tecniche. I collaboratori, ad eccezione del personale tecnico fisso, offrono gratuitamente la loro collaborazione e la loro passione per realizzare le mete preposte e che vanno di giorno in giorno estendendosi; perciò è molto sentita la necessità di una più vasta collaborazione di appassionati, studiosi ed alpinisti del C.A.I. che contribuiscano a questo lavoro sia con l'invio di proprio materiale fotografico, sia raccogliendo fotografie di determinate regioni alpine sotto i vari aspetti geografici e morfologico, sia fornendo studi, consigli ed aiuti.