La Cineteca del CAI e i personaggi che ne hanno fatto la storia: Amedeo Costa (1)

Una breve panoramica dei personaggi più importanti che hanno dato, originariamente, l'impulso per lo sviluppo e l'affermazione del cinema di montagna nella storia del Club Alpino Italiano.

Amedeo Costa (1905-1989), imprenditore e industriale trentino (era titolare della Società di trasporti SAETTA), era nato a Rovereto. Era un personaggio singolare, capace di precorrere i tempi portando una ventata di innovazione e capacità manageriale in tutti gli ambiti nei quali si misurava. Appassionato di montagna, era stato tra l’altro l’artefice della costruzione del Rifugio Lancia sul Pasubio, dirigente della Società Alpinisti Tridentini e del Club Alpino Italiano, di cui fu Vicepresidente Generale dal 1952 al 1965. 

Durante il sessantaquattresimo Congresso del CAI che si tenne a Trento, Amedeo Costa lanciò l’idea, che col passare degli anni si rivelò vincente, di indire una rassegna di film di montagna. Vi si dedicò con lo spirito del manager pionieristico quale era, curando l’organizzazione e la programmazione con l’aiuto e il supporto di Enrico Rolandi. Era il 1952 ed era nato a Trento il primo Festival dei film di montagna, il primo nel suo genere al mondo, e fu presieduto dallo stesso Costa fino al 1954. 

Nel 1955 il Comitato di Presidenza del CAI delibera di affidargli l’incarico per la produzione del film Italia K2, per il quale si costituì la Società Cinematografica K2. Costa divenne il punto di riferimento all’interno del CAI di Ardito Desio per quanto riguardava la produzione del film e non solo. Con tutte le difficoltà immaginabili, gli imprevisti e gli inconvenienti che un’opera del genere comportava sia dal punto di vista strutturale, che organizzativo-artistico, Amedeo Costa portò a termine la produzione del film. La sua era una visione a tutto campo, in grado di coniugare e coordinare le capacità altrui in un contesto difficile e carico di invidie e contrapposizioni. 

Nonostante la sua grande capacità di mediazione e lo spirito di servizio e di amore per la montagna, che riuscivano a fargli sopportare delusioni e amarezze, nell’agosto del 1955 presentò al Comitato di Presidenza del Club Alpino Italiano le dimissioni dalla Società Cinematografica K2. Nel maggio del 1957 il Consiglio Centrale del CAI esprime a Costa, “ingiustamente attaccato per l'opera disinteressata e valente che ha sempre prestato nell'interesse del CAI in occasione della produzione del film”, stima e plauso per quanto egli era stato in grado di realizzare. Gli va riconosciuto il merito di aver dato un grande impulso per lo sviluppo e l’affermazione del lavoro della Commissione Cinematografica e della Cineteca che, grazie al Festival di Trento e viceversa, divenne un punto di riferimento all’interno dell’associazione. 

Amedeo Costa e Lord John Hunt (esploratore e ufficiale britannico, nel 1953 organizzò la spedizione sull'Everest) Trento Festival 1957 © copyright Film Festival Trento