La casa in montagna del titolo è solo un dettaglio di questa ponderosa ricerca storica. E il sottotitolo – Storia di quattro partigiane – dice meno di quello originale: The Women who liberated Italy from Fascism.
Le protagoniste sono difatti affiancate dalle decine e decine di donne “che hanno liberato l’Italia dal fascismo”.
La giornalista inglese Caroline Moorehead ricostruisce i venti mesi di Resistenza a Torino e in Valle Susa (il Piemonte fu il fulcro della lotta partigiana in Italia), a partire dall’amicizia di
Ada Gobetti, Bianca Guidetti Serra, Frida Malan e Silvia Pons. La prima, vedova di Piero e più “anziana” delle quattro, fu un vero gigante – per vivacità intellettuale, capacità organizzativa e visione d’insieme – ed è giustamente il personaggio centrale. Ciò che appassiona del libro
è la forza con cui prende vita una pagina drammatica ma esaltante della nostra Storia, dove ciascuno è chiamato a sforzi sovrumani nel perentorio impegno di liberazione dal nazifascismo.
La copertina del libro "La casa in montagna" © Bollati Boringhieri
Malgrado qualche imprecisione storiografica, Moorehead restituisce con onestà l’atteggiamento
poco collaborativo delle forze alleate nei confronti dei partigiani, e come in un romanzo ci porta al cuore della lotta attraverso il grande (e non riconosciuto) apporto delle donne: «Erano consapevoli di essere state per la prima volta protagoniste della Storia. Avevano molto di cui essere orgogliose». Ma la loro esclusione dalla sfilata alla liberazione di Torino fu rivelatrice: lo spazio di indipendenza e libertà si sarebbe inesorabilmente richiuso.
Info libro:
Caroline Moorehead
La casa in montagna
Bollati Boringhieri
413 pp.
29,00 €