L'Etna torna a eruttare: la spettacolare colata lavica sul versante sud-occidentale

L'Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è tornato a farsi sentire con una nuova fase eruttiva iniziata l’8 febbraio 2025
L'Etna in attività - febbraio 2025 © Gianni Tumino

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un'intensa attività subterminale, con l’apertura di una frattura eruttiva tra il cratere Bocca Nuova e il cratere di Sud-Est, a circa 3.000 metri di altitudine. Da questa fessura, una colata lavica si è riversata lungo il versante sud-occidentale, dirigendosi verso Monte Frumento Supino.

L’attività del vulcano era già stata anticipata nei giorni precedenti da emissioni di cenere e piccole esplosioni stromboliane dal cratere di Sud-Est. La colata lavica, al momento, si mantiene entro i limiti della zona sommitale, senza rappresentare un pericolo immediato per le aree abitate.

L’INGV  riferisce che prosegue il costante monitoraggio della situazione, mentre le autorità locali hanno attivato le procedure di sicurezza per le comunità vicine. Anche l’aeroporto di Catania sta valutando l’eventuale impatto della cenere vulcanica sulle operazioni di volo.

Per gli escursionisti e gli appassionati di montagna, l’Etna offre ancora una volta uno spettacolo affascinante e imponente. Tuttavia, le autorità raccomandano la massima prudenza e il rispetto delle ordinanze che regolano l’accesso alle aree interessate dall’attività vulcanica.