K2: recuperato il corpo del portatore d’alta quota Muhammad Hassan

Gli alpinisti pakistani hanno recuperato il corpo di Muhammad Hassan, il portatore d’alta quota morto un anno fa a 8200 metri sul K2 a causa di una scivolata e scavalcato da decine di alpinisti quando ancora in vita.
La parete sud del K2 © Antonio Massena

È stato recuperato, sopra il collo di bottiglia, a circa 8200 metri di quota, il corpo di Muhammad Hassan, il portatore d’alta quota morto lo scorso 27 luglio 2023 in seguito a una scivolata che l’ha
lasciato bloccato a testa in giù sulla corda. Al tempo la notizia della sua morte aveva fatto scalpore per le immagini che ritrassero la scalatrice norvegese Kristin Harila, e altre decine di alpinisti,
scavalcarlo ancora in vita e proseguire verso la vetta della montagna, anziché fermarsi a prestare soccorso.

A realizzare il recupero gli alpinisti pakistani Naila Kiani, coordinatrice dell’operazione, Dilawar Sadpara, Akbar Hussein Sadpara, Zakir Hussein Sadpara, Mohammed Murad Sadpara, Ali Mohammed Sadpara, Imran Ali e Wali Ullah Fallahi. Impegnati in una spedizione di pulizia della montagna da rifiuti, resti di tende e vecchie corde fisse, i pakistani hanno deciso di realizzare il difficoltoso recupero. Trasportare a valle un corpo da quote superiori ai settemila metri richiede una mole di energia non indifferente, oltre alla complessità logistica. Per loro, spiega la coordinatrice, si è trattato di una questione umanitaria. Inoltre, spiegano, la famiglia di Hassan si è rivolta direttamente alla Kiani, una delle più forti alpiniste pakistane in circolazione con 11 Ottomila all’attivo, per chiedere aiuto nel recupero del corpo. “Con il recupero del corpo abbiamo voluto dare ad Hassan una degna sepoltura, oltre a mostrare le capacità e la dedizione dei portatori d’alta quota pakistani” ha spiegato la Kiani. “La sua morte ha evidenziato la necessità di una migliore formazione, attrezzatura e standard nell’alpinismo”.

Recuperata e messa in sicurezza la salma di Hassan è stata trasportata al campo 4. Da qui, il giorno successivo, è stata calata fino al campo base avanzato. Richiesto quindi l’intervento dell’esercito, per il recupero in elicottero, il corpo è stato elitrasportato presso il suo villaggio. Nello stesso giorno sono stati evacuati dal campo base gli alpinisti italiani Marco Majori, rientrato al campo base in seguito a un incidente accorso sulla montagna, e Cristina Piolini, anche lei infortunatisi durante il tentativo di vetta.