La parete sud del K2 © Antonio MassenaLa preparazione della prima spedizione extraeuropea del Club Alpino Italiano e la crescita della rassegna internazionale di cinema a Trento vanno di pari passo e riportano l’Italia sotto più felici riflettori. Il 17 gennaio 1954 il Consiglio Centrale a Genova riprende la discussione sull’organizzazione della spedizione al K2. Dopo la relazione di Bertarelli, incentrata sul reperimento dei fondi, la scelta dei materiali sperimentali e la selezione degli alpinisti e delle guide che ne faranno parte, il Consiglio, all’unanimità approva il seguente ordine del giorno: […] Udita la relazione della Commissione esecutiva per la Spedizione italiana al Karakorum K2 1954; Prende atto con vivo compiacimento di quanto da essa è stato fatto finora per l’organizzazione nel campo della scelta dei componenti, dei materiali e nella raccolta fondi; Esprime il suo vivo ringraziamento al CONI in particolare e agli Enti Pubblici, Istituti, Società e quanti hanno dato e daranno il loro contributo, ivi comprese le Sezioni del CAI che sono state chiamate a dare il loro apporto morale e materiale; Conferma, come fu deliberato a Milano il 7 novembre 1953, che la spedizione è organizzata dal Club Alpino Italiano e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, e si svolge sotto la responsabilità del Club Alpino Italiano sia morale che tecnica e della amministrazione dei fondi. Il 28 gennaio 1954, Ardito Desio invia ad Amedeo Costa una nota che ha per oggetto “Relazione materiale cine per spedizione al K2”. Una lettera con le specifiche tecniche del materiale sensibile (pellicole 16 e 35 mm) e delle macchine da ripresa. Desio si sofferma anche su soggetto, sceneggiatura, trama, pre-montaggio e avanti ancora fino alla sincronizzazione. La richiesta fa riferimento alla eventuale realizzazione di un film a colori come ipotizzato dalla Commissione Spedizione. Il 14 marzo del 1954, a Novara, il Consiglio Centrale del CAI delibera, fra l’altro, in merito alla spedizione al K2, che […] il CAI intervenga nelle operazioni di finanziamento transitorie occorrenti per procurare i mezzi la cui erogazione è indilazionabile e ciò fino a concorrenza massima di venticinque milioni di lire e anche, ove occorra, mediante assunzione di obbligazione cambiaria […]. Nella medesima seduta si prende atto della richiesta avanzata dal Comune di Trento affinché il Festival Cinematografico venga assegnato permanentemente alla città di Trento. Viene quindi deliberato “di dare mandato al vicepresidente Costa di concludere l’accordo, purché venga inserita la facoltà di recesso anche da parte del CAI con due anni di preavviso”. Il Consigliere Lombardi e il vicepresidente Costa nella seduta del Consiglio del 20 giugno 1954 relazionano sulla Spedizione Karakorum K2. […] In base alle notizie e ai rapporti pervenuti dal capo della spedizione, professor Desio, Lombardi fa presente le difficoltà incontrate, ma superate, soprattutto a causa delle pessime condizioni meteorologiche che hanno perseguitato la spedizione stessa nella fase di avvicinamento fino al campo base. Comunica inoltre che dalle notizie ricevute da Desio tutti i componenti della spedizione, nonostante le avverse condizioni e gli altri sforzi sopportati, sono in ottime condizioni di salute.
Ardito Desio e Vittorio Lombardi © Archivio Luca TrevisanCosta, a sua volta, mette in luce le grandi qualità del professor Desio che ha saputo, fra l’altro, creare il necessario e indispensabile affiatamento di tutti i partecipanti, prerogativa indispensabile per una felice riuscita dell’impresa. Informa che le autorità locali hanno dato alla spedizione tutto il loro appoggio. […] Nella seduta straordinaria del Consiglio, tenutasi a Milano il 6 agosto 1954, si celebra il successo della spedizione al K2 (Achille Compagnoni e Lino Lacedelli – 31 luglio 1954). Il linguaggio, in linea con quei tempi, è ancora impregnato di retorica e rappresenta, nelle parole del Presidente Bartolomeo Figari e in quelle dei Consiglieri che intervengono nell’occasione, una rivalsa per l’intero paese uscito sconfitto da una guerra e da un periodo di oscura dittatura. Questo un estratto dal verbale del 6 agosto 1954. Il Presidente generale (Bartolomeo Figari) sente di essere veramente il reale interprete di tutti i settantasei mila soci del CAI e di tutti gli alpinisti italiani inviando un saluto fervidissimo e i ringraziamenti più vivi non solo a tutti indistintamente i membri della Spedizione, e particolarmente al suo capo professor Desio, ma anche ai componenti della Commissione organizzatrice, ai cui membri che hanno lavorato un po’ nell'ombra va pure gran merito della riuscita della spedizione. […] il Consiglio centrale conferma inoltre l'incarico alla Commissione organizzatrice di proseguire nella preparazione tecnica e finanziaria del film ufficiale della Spedizione italiana al K2. Si delibera poi di destinare al Museo della Montagna di Torino i cimeli della Spedizione K2 […] Il K2, secondo ottomila per altezza (8611 m) e terzo in ordine temporale raggiunto dopo l’Annapurna (1950) e l’Everest (1953), considerando altezza, pericolosità e difficoltà tecniche, è considerato l’ottomila più impegnativo. ChogoRi, la sua denominazione nel linguaggio baltì che significa “Grande montagna”, per la sua difficoltà alpinistica e per l’alta mortalità, è conosciuto anche come la Montagna Selvaggia. Fra gli ottomila ha il terzo più alto tasso di mortalità di scalata dopo l’Annapurna e il Nanga Parbat. Detiene anche un altro primato che testimonia una volta di più le sue difficoltà: nel gennaio 2021, è stato l’ultimo 8000 a essere stato scalato in inverno dal nepalese Nirmal Purja. Quarantuno anni dopo l’Everest e dopo il Nanga Parbat in quella stagione. Quella montagna sarà però, nel prosieguo degli anni, anche fonte di violente controversie e reciproche accuse che si chiuderanno, parzialmente, cinquanta anni dopo. La versione secondo cui l’ossigeno sarebbe terminato prima di raggiungere la vetta, volta forse a eroicizzare oltremisura l’impresa, è stata poi ufficialmente smentita dal CAI a seguito delle risultanze della commissione dei tre saggi (Fosco Maraini: alpinista, scrittore, etnologo e orientalista, con esperienza in spedizioni himalayane; Alberto Monticone: storico, e politico e Luigi Zanzi: storico ed esperto di storia e cultura montana) che ha pubblicato la propria relazione nel 2004.
(1 – continua)
La spedizione italiana davanti al K2 nel 1954 © Archivio CAI