K2 in parapendio: quattro francesi volano dalla cima

Benjamin Védrines, Liv Sansoz e Bertrand Roche sono saliti per lo Sperone Abruzzi, Jean-Yves Fredriksen in 39 ore per una combinazione di vie. Sono tornati al campo base con la vela, nonostante condizioni non ottimali

Quattro alpinisti francesi hanno volato dalla cima del K2 lo scorso 28 luglio, dopo essere saliti in vetta alla seconda montagna più alta della Terra. Benjamin Védrines, Jean-Yves Fredriksen, Liv Sansoz e Bertrand Roche non hanno seguito tutti la stessa linea in ascesa, né hanno volato insieme, ma hanno comunque tutti usato il parapendio per scendere al campo base.

Sansoz e Roche durante la salita © L. Sansoz, B. Roche


Il 28 luglio si è aperta una finestra di bel tempo sul K2 e sia le spedizioni commerciali che i professionisti hanno preso d'assalto il Chogori. Benjami Védrines è stato il primo dei quattro francesi a raggiungere la cima: 11 ore lungo lo Sperone Abruzzi ed è decollato verso mezzogiorno, atterrando direttamente sul ghiacciaio Godwin Austen. Fredriksen invece è stato quello che è salito per l'itinerario più interessante: una combinazione della via dei Polacchi, della traversata Messner e della via Česen. La soluzione, per quanto ha fatto capire, è stata dettata principalmente dalla volontà di evitare il traffico sulla normale ed è stata estremamente impegnativa: 39 ore di salita non-stop, senza tenda e sacco a pelo. Il decollo poi non è stato semplicissimo per lui come per Il tandem Sansoz-Roche, che invece sono saliti insieme lungo la "normale": la scarsità di vento, che ha favorito la salita, si è rivelata un fattore negativo una volta aperta la vela.

L'annuncio dell'impresa dei quattro alpinisti è stata data solo al rientro in patria, dal momento che il Pakistan ha vietato i voli dopo l'incidente a Rodrigo Ranieri, il pilota brasiliano che il 4 luglio ha perso la vita sul ghiacciaio del Baltoro.