29.06.2024 - - - alpinismo ambiente cultura
Il K2 da Concordia © CaiCon la spedizione K2-70, realizzata insieme a EVK2-CNR, il Club alpino italiano conferma la volontà di puntare sull’alpinismo di punta, sponsorizzando e promuovendo le spedizioni nelle aree più impervie e inesplorate del mondo.
«Abbiamo salutato le alpiniste in partenza per il Pakistan per la spedizione K2-70. Una squadra, questa, messa insieme dal Club alpino italiano per celebrare i 70 anni della prima salita al K2, che dimostra la capacità del Cai di tornare a organizzare grandi spedizioni. Un fatto per me emozionante e gratificante», ha dichiarato il Presidente generale del Cai Antonio Montani.
Oltre all’aspetto alpinistico, l’obiettivo della spedizione K270 è anche legato alla ricerca scientifica, sia dal punto di vista ambientale che da quello della fisiologia umana. Senza dimenticare la solidarietà, per lasciare qualcosa alle popolazioni del Karakorum e del Pakistan.
Insieme alla spedizione, organizzata per celebrare i 70 anni dalla storica prima ascensione del K2 nel 1954, il Cai ha patrocinato altri due progetti. L’ascensione e la discesa in sci della seconda montagna più alta della terra, realizzata dagli alpinisti Marco Majori e Federico Secchi e la spedizione celebrativa del Cai Biella, che ha come obiettivo la vetta del K2.
Il gruppo completo della spedizione femminile K2-70 © CaiAlpiniste italiane e pakistane
La spedizione femminile K2-70, composta dalle italiane Anna Torretta, Federica Mingolla, Silvia Loreggian e Cristina Piolini e dalle pakistane Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim, ha preso il via con il trasferimento ad Askole (3000 metri), ultimo villaggio prima del ghiacciaio del Baltoro, e da lì è iniziato il trekking fino al campo base del K2. Nei prossimi giorni, inizieranno le attività sulla montagna con l’allestimento delle corde fisse e dei campi lungo la via dello Sperone degli Abruzzi. Un momento importante anche per l’acclimatazione, in cui si prevede, idealmente, di passare almeno due notti sopra i 7000 metri e qualche notte a campo 2 (6650 m). Dal 20 di luglio, in base anche alle condizioni meteo, si proverà ad effettuare il primo tentativo di vetta.
Federico Secchi (a sx) e Marco Majori (a dx).In sci dal K2
Federico Secchi e Marco Majori sono valtellinesi. Secchi è una Guida alpina, Majori è primo graduato dell'Esercito Italiano, nonché ovviamente Guida alpina della Sezione Militare d’Alta Montagna del Centro di Addestramento Alpino di Aosta. L’obiettivo della spedizione è raggiungere la vetta della seconda montagna della Terra ed effettuare la discesa con gli sci. Un’impresa (patrocinata dal Cai) fino ad oggi riuscita solo al polacco Andrzej Bargiel nel 2018.
I componenti della spedizione del Cai Biella © Cai BiellaIl Cai Biella sul K2
Lo scorso lunedì 10 giugno, è partita la spedizione del Cai Biella sul K2. Sei gli alpinisti impegnati. Prima di tentare l’ascensione al K2 hanno in programma il Broad Peak, 8047 metri, come acclimatamento. Il rientro è previsto per il 17 agosto. La spedizione è patrocinata dal Club alpino italiano. Sono sei gli alpinisti che compongono il team. Tra questi, Matteo Sella, componente del Cai Eagle Team.
La fisiologia femminile a quote estreme
Il centro di ricerca Eurac Research di Bolzano, con il supporto del Cai, della Società italiana di medicina di montagna (SIMeM), Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (IFC CNR) ed EVK2CNR, condurrà uno studio medico per approfondire la fisiologia femminile a quote estreme. Le alpiniste sono state a Bolzano a fine marzo per alcuni esami preliminari e torneranno in estate, dopo la spedizione, per una riesposizione simulata a oltre 8.000 metri di quota in TerraXcube, il simulatore di condizioni climatiche estreme di Eurac Research.
Esami a Cristina Piolini all'Eurac di Bolzano © Eurac Research - Andrea De GiovanniLa missione glaciologica sul K2
Organizzata dall’Istituto di scienze polari del Cnr e dall’Università Ca’ Foscari Venezia, con il contributo del Cai e del Ministero dell’Università e della Ricerca, la missione “Ice Memory” ha come obiettivo quello di studiare la neve e il ghiaccio di quella regione così cruciale per gli equilibri del subcontinente indiano. Il campione potrà essere conservato in Antartide in una ‘biblioteca’ dei ghiacci a disposizione delle future generazioni di scienziati.
"Ice Memory", misurazione campioni di ghiaccio © Università Ca' FoscariLasciare qualcosa di concreto
Nel solco della cooperazione internazionale Italia-Pakistan, il 10 agosto ci sarà l’inaugurazione del Cristina Castagna Center, struttura, situata a Ghotolti Ishkoman nel Gilgit-Baltistan distretto di Ghizer (Pakistan), realizzata con l’obiettivo di offrire ospitalità turistica e corsi di alpinismo per la formazione sulle tecniche di montagna. Il Cristina Castagna Center è un progetto dell'associazione Montagna e Solidarietà APS, con il contributo del Club alpino italiano.
Il Cristina Castagna Center (aprile 2024) © Tarcisio Bellò