Jost Kobusch chiude la sua spedizione sull’Everest

Dopo aver stabilito il nuovo record di altitudine ed essere sopravvissuto al terremoto del Tibet, Jost Kobusch chiude la spedizione invernale solitaria sull’Everest. Ma è solo un arrivederci.
Jost Kobusch © Facebook Jost Kobusch

L’alpinista tedesco Jost Kobusch, impegnato in un tentativo solitario invernale sull’Everest, ha comunicato la decisione di chiudere la sua spedizione. Sopravvissuto al terremoto del Tibet che ha scosso la regione del Khumbu nelle scorse settimane, Kobusch ha deciso di interrompere la spedizione per una serie di ragioni tecniche e personali, pur avendo raggiunto un traguardo straordinario.

Durante questa spedizione, Kobusch ha stabilito un record di altitudine per la stagione invernale, superando i 7500 metri sulla cresta ovest dell’Everest. Nessun altro scalatore, in condizioni simili, era riuscito a salire tanto in alto. Tuttavia, dopo essere tornato al campo base, vicino alla Piramide dell’Everest, situata a circa 5000 metri di altitudine, ha deciso di fermarsi, dichiarando che “affinché questo progetto si realizzi, tutto deve allinearsi e, in questo momento, le controindicazioni sono molte”.

 

La scelta

Nel suo messaggio, consegnato ai social media, Kobusch ha elencato tre motivi principali che lo hanno spinto a interrompere il tentativo:

  1. Impossibilità di soccorsi in elicottero: Sebbene non abbia mai avuto bisogno di soccorso durante la sua carriera, Kobusch ha sottolineato che le attuali proteste contro i voli in elicottero nella regione del Khumbu renderebbero difficoltose eventuali operazioni di emergenza.
  2. Rischi legati al terremoto: Il terremoto e le successive scosse di assestamento hanno reso il percorso, già soggetto a frane di roccia e ghiaccio, ancora più pericoloso.
  3. Preparazione fisica insufficiente: A causa di un infortunio alla schiena, Kobusch non ha potuto completare il programma di acclimatamento previsto, sentendosi meno preparato fisicamente per affrontare un tentativo di vetta.

 

Il sogno continua

Nonostante la decisione, Kobusch si dichiara soddisfatto del risultato ottenuto: "Ho raggiunto il mio obiettivo per questa spedizione, superando chiunque abbia tentato la cresta ovest in inverno". Tuttavia, l’alpinista ha ribadito che il suo vero scopo rimane quello di scalare l’Everest in inverno, in solitaria e senza bombole di ossigeno.

“Ora mi concentrerò sull’allenamento e sul miglioramento delle mie competenze alpinistiche, per tornare più forte e preparato”. Il suo è quindi un arrivederci alla prossima stagione invernale.