Si è soliti riferirsi alla natura del Sud Italia evocando l’immagine di sole, mare o di colline e montagne arse dal caldo. Meno considerato è il sud di ghiaccio e neve che caratterizza in inverno le cime più alte dell’Appennino Meridionale. Il Massiccio del Pollino, cuore del Parco Nazionale omonimo compreso tra Basilicata e Calabria, è un’area dove si possono scoprire molti itinerari di alpinismo, scialpinismo ed escursionismo con le ciaspole.
L’alpinismo sul Pollino, rispetto ad altre attività outdoor è relativamente recente ed ha – per la diversa conformazione geomorfologica e naturalistica delle sue montagne - le sue peculiarità, tanto che alcuni appassionati preferiscono parlare – scherzando ma neanche troppo – di “appenninismo”. L’ approccio all’alpinismo ed escursionismo invernali del Pollino, oltre all’aspetto tecnico-sportivo fa rifermento ad ascese avventurose in una natura ancora selvaggia e suggestiva, non ancora addomesticata per il turismo di massa. L’aspetto contemplativo dell’escursione travalica il gesto atletico in sé; la “conquista della bellezza” diventa quasi il vero obiettivo. La faticosa ascesa di una cresta ghiacciata o di un canalone ha così valore non solo perché ci conduca alla cima, ma per ciò che si prova lungo il percorso, per ciò che vede e si ascolta; per la bellezza misteriosa che si rivela in quei momenti, per la sensazione che si prova di essere soli di fronte alle grandi forze della natura…In sostanza il poter entrare in sintonia con la dimensione più silenziosa della montagna, con la sua solitudine.
Lungo le vie percorse dagli appassionati - da quelle più facili alle più impegnative – si attraversano ambienti di notevole valenza naturalistica e si godono scorci e panorami di grande bellezza: pini loricati e faggi ricoperti di neve e galaverna creano spesso forme bizzarre, cornicioni di neve sulle creste, stalattiti e concrezioni di ghiaccio, nuvolette di neve fresca spostata dal vento, orizzonti sconfinati con la luce di albe e tramonti che colora di rosso le onde del Tirreno e dello Ionio, montagne lontane come l’Etna che si disvelano all’estremo orizzonte in fredde e limpide giornate.
Gli itinerari proposti si svolgono nel cuore del Massiccio del Pollino, versante settentrionale, sui canaloni e le creste di tre cime, tra le cinque del Parco che superano i 2000 metri: Monte Pollino (2248) m, Serra delle Ciavole (2130), Serra del Prete (2180 m). Le strade asfaltate raggiungono i 1500 metri e poco oltre, nei pressi delle località di partenza principali per le escursioni sono presenti rifugi come La Baita Visitone, Rifugio Pino Loricato, Rifugio Fasanelli. Oltre tale quota non esistono impianti di risalita, alberghi e rifugi, per cui si accede all’alta montagna tramite sentieri e piste forestali: tutto ciò contribuisce ad aumentare la valenza “wilderness” delle escursioni, soprattutto in inverno; per gli avvicinamenti alle pareti spesso bisogna percorrere svariati km con le ciaspole, fino all’imbocco delle vie.
La località di partenza principale è Colle Impiso (1570 m), in condizioni di innevamento abbondante di solito si parte dal vicino Piano Visitone (comune di Viggianello). Gli itinerari proposti, di difficoltà media, più o meno impegnativi e tecnici in base alle condizioni del manto nevoso, richiedono normale attrezzatura alpinistica: piccozze e ramponi, caschetto, corde. Si possono incontrare giornate con neve fresca e abbondante - e in questo caso, per il pericolo di valanghe, non è consigliabile affrontare la salita dei ripidi canaloni - o neve ghiacciata che consente solo la penetrazione delle punte dei ramponi, o ancora neve molle o crostosa che permette agli scarponi di affondare sui pendii. Con i cambiamenti climatici le precipitazioni nevose sul Pollino sono diminuite, per cui potrebbe capitare che in certi periodi l’innevamento si presenti scarso, soprattutto lungo i versanti meridionali. Gli avvicinamenti a località come i Piani di Pollino e il Piano Gaudolino possono essere percorsi con le ciaspole, come itinerari escursionistici a sé stanti.
Scopri gli itinerari nell'apposita sezione:
Serra del Prete. Cresta nord
Serra delle Ciavole. Canale sud-ovest
Monte Pollino. Via del Lupi