Islanda, nuove eruzioni nella penisola di Reykjanes

Una nuova eruzione interessa la penisola di Reykjanes, in Islanda, dove si stanno approntando strategie per rendere fattibile la convivenza con i continui focolai vulcanici.
Eruzione vulcanica © Pixabay

Un’enorme massa di lava incandescente che saliva dal suolo. È questa la prima immagine che ci restituisce la nuova eruzione di un vulcano in Islanda. Dal 2021 si sono verificate ben 9 eruzioni nella penisola di Reykjanes, da parte di sistemi rimasti inattivi per 800 anni.

L’eruzione, avvenuta lo scorso giovedì 22 agosto, si è manifestata con spruzzi di lava e fumo. Secondo l’ufficio meteorologico si tratterebbe del sesto fenomeno dall’inizio dell’anno. Gli studi condotti sull’area della penisola di Reykjanes mostrano infatti un grande accumulo di lava nel sottosuolo, ragione per cui le autorità hanno messo in guardia da nuove possibili attività eruttive in questo territorio a sud dalla capitale abitata da circa 30mila persone.

 

Convivere con i vulcani

L’ultima eruzione in quest’area sarebbe avvenuta lo scorso 22 giugno, una lunga eruzione durata 24 giorni, con fontane di lava fusa. Secondo quando riportato dagli studiosi, la penisola potrebbe essere interessata da continue eruzioni per decenni, se non addirittura per secoli. Una condizione con cui abitanti e autorità devono fare i conti, imparando a convivere. Per difendere i luoghi abitati dai flussi di lava sono infatti state costruite barriere artificiali, capaci di reindirizzare i flussi lontani dalle strutture umane. Tra questa la centrale geotermica di Svartsengi, il centro termale Blue Lagoon e la città di Grindavik. Quest’ultima cittadina, soprattutto, sta subendo gli effetti delle continue eruzioni vulcaniche. Tra i principali porti di pesca dell’Islanda, abitata da circa 4000 persone, è stato quasi completamente evacuato nel 2023 a causa dei focolai vulcanici.