India: arrestata la trail runner Tina Lewis per possesso GPS satellitare

Tina Lewis, 51 anni, trail runner canadese e vincitrice del Leadville 100 Mile nel 2012, è stata arrestata all'inizio di dicembre a Goa, in India, per il possesso di un dispositivo GPS satellitare senza autorizzazione. La Lewis, in viaggio da due mesi attraverso l'India, portava con sé un Garmin inReach Mini, dispositivo comunemente utilizzato per comunicare in zone remote. Il dispositivo, spesso confuso con i telefoni satellitari, è vietato in India secondo il Indian Wireless Telegraphy Act del 1933. Il divieto nasce da motivi di sicurezza e dal rischio di interferenze con le telecomunicazioni governative.

L'arresto è avvenuto all'aeroporto internazionale di Goa Dabolim, durante un controllo al bagaglio a mano. Lewis ha spiegato che il dispositivo era una misura di sicurezza per le sue escursioni solitarie, ma è stato comunque sequestrato.

Detenzione, multe e un processo lungo giorni

Dopo l’arresto, Tina Lewis è stata trattenuta in una stazione di polizia, interrogata e messa in libertà su cauzione. Ha dovuto affrontare lunghe udienze in tribunale, costi legali e una multa che hanno superato migliaia di dollari. Sei giorni dopo ha riottenuto il passaporto. “È stata un'esperienza surreale” ha scritto sui social, aggiungendo che, nonostante la frustrazione e la paura, non ha voluto coinvolgere l'ambasciata canadese per evitare ulteriori ritardi.

La runner non è l'unica viaggiatrice incappata in queste problematiche. Nella stessa settimana, un cittadino ceco e uno statunitense sono stati arrestati per dispositivi simili. “Questa legge obsoleta dovrebbe essere rivista per evitare che altri viaggiatori vivano ciò che ho vissuto io” Ha commentato la protagonista di questa vicenda, ribadendo la sua ammirazione per l'India, nonostante l'incidente, e invitando altri viaggiatori a informarsi accuratamente sulle leggi locali, cosa fondamentale quando si affronta un viaggio in terrtitorio straniero.