Incontri lungo il cammino. Sul Sentiero Italia tra Prato di Resia e Sella Carnizza

Panorama lungo la tappa che collega Prato di Resia a Sella Carnizza. © Anna Sustersic

Durante un lungo cammino anche il più fuggevole incontro diventa una sorta di esperienza trasformativa. È come se le poche parole scambiate si appesantissero di significati profetici, di un simbolismo archetipico inusuale. Sarà la stanchezza, o l’aria di quota, o a volte la singolare bellezza del luogo in cui alcuni di questi avvengono. È questo il caso dell’incontro con Maria, a Sella Carnizza. 

La tappa che da Prato di Resia porta a Carnizza arriva come un sospiro di sollievo, un momento di raccoglimento intimo dopo la faticosa discesa dagli altopiani imponenti del Canin. Arrivare in campagna, dopo giorni passati fra torrioni di quota, ha un che di confortante e di rassicurante specie se la campagna è quella poco affollata e boscosa dei dintorni di Osseacco. Quella di oggi è una dolce passeggiata fra selve di noccioli, tigli, frassini e abeti e grandi radure che si aprono nel bosco. Alcune di queste sono avvolte in un’atmosfera fiabesca, come quella di Sella Provalo, dove oltre il panorama monumentale sulle vette circostanti, un piccolo nucleo di case di pietra ombreggiate da un monumentale ippocastano sembrano avvertire di un’uscita dal tempo. 

Nella faggeta © Anna Sustersic

E dopo la boccata di magia ci si rituffa nel bosco di faggi verso Casera Nische, il punto più alto della passeggiata (1348 m). Da qui lo sguardo si apre sulle montagne circostanti e si fronteggia la maestosità del Canin, sorprendendosi – per chi ha fatto le tappe precedenti - dell’impresa appena compiuta. L’attenzione, quel sottile senso di pericolo e di urgenza che si sente sotto sotto a trovarsi soli fra le guglie calcaree dell’alta montagna, amplifica il senso di tranquilla bellezza di queste radure e l’intima pace dei boschi di faggio, ed è questo lo spirito con cui, scendendo ancora qualche prato si raggiunge Sella Carnizza. 

Una piccola apertura fra i boschi ospita un nucleo di casette di pietra, ognuna delle quali sembra essere uscita da un racconto lontano. L’agriturismo Al Taj, dove mi fermo è una di queste. “Un paradiso segreto” penso mentre mi stendo sotto gli alberi a godere il meritato riposo. Ed è qui che incontro Maria, dell’agriturismo, che di questi luoghi ha fatto il suo regno e quelle parole dette con spontaneità all’ombra di un noce, sono fra quelle che hanno definito la forma del mio viaggio “mettersi in cammino per giorni, sulle montagne significa accettare di essere liberi. Quando decidi di mettere uno zaino sulle spalle e andare, vuol dire che hai la tua anima e il tuo spirito sono liberi e che contieni dentro di te tutto quello che serve”.

Scopri la tappa A11 del Sentiero Italia Cai da Prati di Resia a Sella Carnizza.

Carnizza © Anna Sustersic