Il
Family Cai Mantova e Suzzara ha iniziato le proprie attività lo scorso 4 luglio con un'escursione in
Valsugana. Un appuntamento confermato nonostante le avverse condizioni meteo, che ha portato due famiglie tra le tre aderenti a rinunciare alla vigilia. E così la prima camminata ha visto protagonista un solo nucleo familiare, ma la voglia di camminare sui sentieri era così tanta che si è partiti lo stesso.
Tra arte e natura
Come racconta
Alessio Paini, uno degli accompagnatori, la meta è stata
Arte Sella, museo di arte contemporanea a cielo aperto nato nel 1986 dalla passione per l'arte di un gruppo di amici di Borgo Valsugana.
Dalle prime esposizioni a Villa Strobele, nell'arco di oltre trent’anni si è passati all'attuale percorso espositivo, che parte dal giardino della villa e si conclude nell'area di Malga Costa; i due spazi sono collegati fra loro dal sentiero Montura.
«Ciò che rende Arte Sella un luogo unico al mondo, è la particolare condizione che deve rispettare ogni artista che accetta di realizzare una propria opera laggiù: utilizzare materiali naturali come legno e pietra e lasciare che la natura e il suo corso ne prendano possesso, la modellino, la trasformino e infine la distruggano», spiega Paini. «Anche qui nel 2018 è passata la tempesta Vaia, lasciando ferite profonde: alcune opere sono andate distrutte, decine di alberi abbattuti lasciano ampi spazi vuoti sui pendii della valle; è in corso un progetto di riforestazione, di cui i piccoli abeti che spuntano dal terreno sono la prova più evidente».
L'escursionismo "ludico" dei bambini © Cai Suzzara
In cammino tra le sculture di lupi, cinghiali e cervi
Il meteo ha concesso una tregua solo al mattino, pertanto una volta parcheggiata l'auto si è subito percorso il sentiero Montura, che da Villa Strobele porta sino a malga Costa.«Il sentiero si snoda tra ampi prati e quelli che prima del 2018 erano boschi e costeggia piccole aziende agricole, colonie e case di villeggiatura, sempre con un dislivello contenuto (150 m). Lungo il sentiero sono presenti diverse sculture di animali (lupi, cinghiali, cervi) che hanno attratto la curiosità dei bimbi, compreso il più piccolo, Francesco, di sette mesi. Una volti giunti a malga Costa e dopo esserci rifocillati, abbiamo iniziato il percorso all'interno dell’area».
Le opere di Arte Sella
Bambini e genitori hanno potuto ammirare le opere, realizzate tra il 2001 e il 2019, oltre a quelle in fase di realizzazione.
«La più famosa è la "Cattedrale vegetale" di Giuliano Mauri (2001). Ha le dimensioni di una vera cattedrale gotica composta da tre navate formate da ottanta colonne di rami intrecciati, alte dodici metri e del diametro di un metro; all'interno di ogni colonna si trova un giovane carpino.
La struttura misura 8 metri di lunghezza per 15 di larghezza e copre un’area di 1230 metri quadrati. I bambini hanno apprezzato molto anche "Lo stilo", di Gianandrea Gazzola (2013), un tronco lungo 19 metri appeso con tre tiranti d’acciaio ai tronchi degli alberi circostanti. Il tronco termina con una punta che lambisce la superficie di un piccolo stagno: il vento lo muove e lo stilo scrive sull'acqua.
"Terzo Paradiso - La trincea della pace" (Michelangelo Pistoletto, 2017), è realizzato nella parte di parco dove corre una trincea della Prima Guerra Mondiale e dove il prato è ancora segnato dagli avvallamenti provocati dalle bombe. Il terzo paradiso nasce dall'unione armonica del paradiso naturale e dal paradiso tecnologico creato dall’uomo, è la sintesi tra natura e tecnologia per un mondo migliore, rappresentato dall'artista biellese con due piccoli cerchi esterni e uno più grande centrale, rielaborazione del segno matematico d'infinito. A questo punto la pioggia, prevista nel pomeriggio, ha iniziato a cadere ponendo fine alla nostra escursione».
Il gruppo dei partecipanti © Cai Suzzara
Gli occhi colmi di stupore dei più piccoli
Come accompagnatore, la cosa più bella che Paini ha portato a casa dopo questa giornata sono stati
«gli occhi dei bambini che scoprono le opere d'arte in mezzo al bosco, i loro sguardi interrogativi davanti a quelle più insolite, il loro non stancarsi mai. E gli sguardi dei genitori, contenti di essere seguiti e di passare una giornata in tranquillità. Avvicinare le persone, specialmente i più piccoli, alla montagna richiede tempo, pazienza, la scelta dei percorsi giusti, grande flessibilità nella gestione del tempo e leggerezza nello sguardo. Ha lo stesso grado di difficoltà di una via alpinistica di grado elevato: il rischio di bruciare l'entusiasmo dei bambini e dei genitori è altissimo, e poi recuperare diventa difficile, se non impossibile.
Ad Arte Sella abbiamo visto una famiglia felice e piena di entusiasmo; segno che la strada è tracciata e porta nella giusta direzione: serve solo il coraggio di percorrerla».
Per informazioni sul progetto Family Cai Suzzara: Marco Arioli (3357491946)