In Trentino è tempo di desmontegada, il tradizionale rientro dall'alpeggio

L’autunno è alle porte, la stagione in quota è ormai alle ultime battute e, nelle valli, il suono dei campanacci preannuncia una grande festa: la desmontegada.
Un momento di riposo a valle @Pompeo de Pellegrin

È settembre, mese di rientri. L’estate volge al termine e i bambini tornano a scuola. Le giornate si accorciano e l’aria diventa più fresca e frizzante. I colori iniziano a cambiare e nei boschi si respira odore di funghi. L’autunno è alle porte, la stagione in quota è ormai alle ultime battute e, nelle valli, il suono dei campanacci preannuncia una grande festa: la desmontegada

Il termine “desmontegada”, in dialetto trentino, significa letteralmente “scendere dalla montagna” e si riferisce alla transumanza, cioè il rientro degli animali dal periodo di alpeggio estivo. È una festa di fine estate di antica tradizione, che ruota attorno al rientro in valle di mandrie e greggi, dalle corna addobbate con corone di fiori, fiocchi e nastri variopinti che sfilano nel centro di borghi e paesi, accompagnate da malgari vestiti con abiti tradizionali. Nelle valli si respira un clima allegro di giubilo che coinvolge tutti, grandi e piccini, e mucche e caprette passeggiano per i paesi accolte da una folla festosa e schiamazzante. Pensate che in alcune località si può compiere l’intero percorso a fianco del gregge. Si sale in alpeggio di buon mattino, s’incontrano i malgari e gli animali per poi ridiscendere verso valle. Lungo il tragitto vengono organizzati giochi per i bambini o si accompagnano semplicemente le bestie lungo il sentiero. 

La desmontegada a Santa Fosca, sulle Dolomiti © Pompeo de Pellegrin

Degustando i piatti della tradizione

Ma questa occasione viene anche celebrata a livello enogastronomico: infatti, in tali giornate è possibile assaggiare tutti i migliori piatti della tradizione, dai formaggi di malga alla polenta preparata in mille modi, dalle carni succulente ai golosi dolci, il tutto, naturalmente, annaffiato dai migliori vini locali. A completare il quadro mercati contadini, manifestazioni folkloristiche, mostre ed esposizioni, degustazioni, musica e balli, iniziative pensate ad hoc per conoscere e scoprire meglio il territorio attraverso giochi e passeggiate per sentieri… Insomma, la desmontegada è davvero un’ottima occasione per respirare la montagna e viverne le tradizioni. In un mondo moderno in cui le antiche usanze tendono a scomparire a causa della promozione di una specie di cultura comune che rischia di essere uniforme (e anche un pochino noiosa, possiamo dirlo), è importantissimo mantenere vive iniziative come queste, che valorizzano il territorio conservando gli antichi costumi, tramandandoli di generazione in generazione e permettendo a tutti, soprattutto ai più piccoli, di mantenere il contatto con l’ambiente e con i ritmi della natura, divertendosi. Non vi è mai capitato di assistere a questo avvenimento, angolo così importante di cultura agreste? Beh, mettetelo vi consigliamo di rimediare! Le occasioni non mancano di certo, un po’ in tutto l’arco alpino questo tipo di feste si susseguono, ogni valle, ogni paese, ogni borgo ha la propria festa e le proprie tradizioni.