Il Sentiero Italia cerniera dei territori tra Puglia e Molise

Lago di Occhito © Vito Paticchia

Non è stato facile progettare le tappe del Sentiero Italia nelle terre di confine tra la Daunia settentrionale e i Monti del Sannio, nell’Appennino meridionale, e non per mancanza di sentieri ma per la loro abbondanza e per eccesso di bellezza. Si trattava di scegliere tra un crinale panoramico a quote importanti per queste terre (tra i novecento e i mille metri di altitudine) e una quota leggermente più bassa che avrebbe permesso di attraversare due piccoli paesi di origine altomedievale, Volturara Appula (526 m) in Puglia e Tufara (417 m) in Molise.

Volturara ha un invidiabile patrimonio architettonico a carattere religioso (una Cattedrale del secolo XIII in stile romanico-pugliese con un campanile a torre arricchito da tre campane della millenaria Fonderia Marinelli, la “fonderia del Papa” con sede ad Agnone, in Molise) e civile (Palazzo ducale Caracciolo; antichi opifici molitori, magazzini di derrate, botteghe artigiane) con servizi di accoglienza e un fontanile monumentale legato al passaggio del Tratturo Regio Castel di Sangro-Lucera. 
Tufara ha un castello di origine longobarda costruito in cima ad un enorme roccia tufacea, a strapiombo sul Torrente Teverone, affluente del Fortore, una fortezza a guardia del passaggio di uomini e greggi lungo le vie della transumanza verso i pascoli della Capitanata o gli alpeggi abruzzesi. Il ritrovamento negli anni ’80 del secolo scorso di 158 monete d’argento databili tra il 178 e il 100 a.C. e l’emersione nel 2003 dei resti di un ponte romano dopo il crollo di un greto del Fiume Fortore, testimoniano l’importanza del territorio per i commerci e la viabilità anche in epoca romana.

San Marco La Catola, il Palazzo Ducale © Vito Paticchia

Di tutta questa ricchezza, non si è perso nulla: il Sentiero Italia CAI abbraccerà con i ciclisti il crinale da Monte Orlando (974 m) a Monte Ingotto (878 m) e attraverserà sia Volturara che Tufara. In mezzo a questi due comuni, San Marco La Catola, con il Palazzo ducale Pignatelli (683 m), un antico maniero di proprietà pubblica oggetto di un interessante progetto di rigenerazione urbana che ora punta ad essere cerniera di raccordo, valorizzazione e promozione turistica di questi territori di confine. San Marco La Catola è crocevia di antichi e nuovi cammini. É attraversato dal Tratturo Regio Castel di Sangro-Lucera che proveniente da Gambatesa (Molise) e dalla valle del Torrente Tappino, al ponte dei 13 Archi entra nel territorio di San Marco La Catola, costeggia il torrente, si dirige verso Volturara Appula e termina a Lucera. É punto tappa del Cammino Francescano che inizia a Poggio Bustone (RI) e, arrivato a Pietracatella (Molise), scende al Ponte dei 13 Archi, si ferma a San Marco La Catola e prosegue per Castelnuovo della Daunia per terminare a Monte S. Angelo.

Facendo perno sulle tappe del Sentiero Italia che collegano Alberona – Volturara Appula - San Marco La Catola - Tufara - Riccia, il Comune di San Marco, in stretta collaborazione con il CAI, sta sviluppando un ambizioso progetto con queste finalità: funzionalizzare una parte del Palazzo ducale Pignatelli a “Ostello dei Cammini” per accoglienza degli escursionisti e dei pellegrini; costruire uno stabile collegamento a carattere escursionistico e ciclo-escursionistico fra i comuni posti al confine tra le regioni Puglia e Molise, i cui territori si affacciano sul Lago di Occhito, nella valle del Fiume Fortore; valorizzare il patrimonio storico-ambientale-paesaggistico e culturale caratteristico di questi territori: aree SIC-ZPS; tratturi e cammini religiosi; castelli; santuari; palazzi baronali; masserie; fontanili; alberi monumentali; cavità ipogee; siti geologici; rendere il territorio percorribile e sicuro per un un turismo lento che ha nelle sue motivazioni profonde l’incontro e lo scambio con le comunità locali, la conoscenza del patrimonio storico, il rispetto per i territori attraversati ; garantire l’accessibilità dei sentieri a persone con ridotte capacità motorie o sensoriali

Il passaggio del Sentiero Italia CAI nelle aree interne dell’Appennino, può diventare, come in questo caso, fattore di stimolo per avviare progetti di promozione e sviluppo di un turismo lento, sostenibile e rispettoso che si affianchi alle attività agro-silvo-pastorali tipiche di questi territori.

Scopri le tappe R18 e Q01 del Sentiero Italia CAI

Il Palazzo Ducale di San Marco © Vito Paticchia