Il Sentiero della Prisa-Carrubella

Un circuito ad anello a due passi dal mare, nella gola del fiume Cassibile
Le belle pozze d’acqua all’interno del canyon del Cassibile. © Davide Mauro

Nel territorio dei comuni di Avola, Noto e Siracusa, su una superficie di circa 2700 ettari, la Riserva naturale Cavagrande del Cassibile, creata nel 1990, è considerata una delle più belle della Sicilia. Siamo nei monti Iblei. Si tratta di un profondo vallone, che arriva a precipitare per oltre 500 metri, scavato dal fiume Cassibile nel corso dei millenni. La caratteristica che rende affascinante questo luogo è la presenza, sul fondo del canyon, di un sistema di cascatelle, laghetti e marmitte dei giganti, dove scorrono le acque fresche e cristalline del fiume, insieme a una ricca e pregiata flora e, non ultime, le specie di volatili che frequentano la gola. Non manca poi l’interesse storico, visto che il vallone, a causa della sua conformazione che lo rendeva di difficile accesso e garantiva acqua fresca per tutto l’anno, era abitato già in un tempo lontanissimo, dai Siculi e i Sicani, in epoca preellenica, ai Bizantini. All’interno della Riserva ci sono diversi sentieri, ma solo uno è percorribile, gli altri sono interdetti al transito degli escursionisti per motivi di sicurezza. Si tratta del circuito ad anello della Prisa-Carrubella, che permette di andare alla scoperta, con un percorso facile lungo trazzere e sentieri, e con un dislivello contenuto, di questo luogo magico.

Dalla provinciale 4 Avola-Manghisi si segue la trazzera (sterrata, via Madonna di Lourdes) di fianco a una casa colonica (indicazioni) e si lascia l’auto poco oltre. Si prosegue oltre una masseria e, al bivio, si tiene la sinistra (sentiero A; il sentiero B, a destra, scende direttamente al canyon con percorso più breve). Più avanti si supera un cancelletto di legno e si inizia la discesa nella gola lungo una scalinata intagliata nella roccia, si raggiunge l’opera di sbarramento dell’Enel (la Prisa), e si continua sul bel sentiero che costeggia il corso d’acqua, all’ombra della rigogliosa vegetazione igrofila e ripale. Seguendo l’andamento del fiume, si raggiunge una biforcazione con l’indicazione per l’Uruvu Tunnu, un piccolo e tondo laghetto circondato da cascatelle, dove vale la pena fermarsi a contemplare il paesaggio e – stagione permettendo – a fare un bagno ristoratore. Tornati sui propri passi, si continua sul sentiero, poi mulattiera e infine trazzera, che riporta sul percorso dell’andata, vicino al parcheggio.

Scheda Tecnica

Difficoltà: E
Punto di partenza: Carrubella
Punto di arrivo: Uruvu Tunnu
Nome sentiero: Sentiero della Prisa var. A
Lunghezza: 2.7 km
Dislivello +: 46 m
Dislivello -: 177 m
Durata di andata: 0:45 h
Durata di ritorno: 1:00 h
Quota di partenza: 480 m
Quota di arrivo: 349 m
Quota massima: 480 m
Quota minima: 343 m
In collaborazione con Infomont CAI