Il restauro della Capanna Dosdé in Val Viola

Il Cai di Bormio ha annunciato la riapertura della Capanna Dosdé, un’icona per gli amanti della montagna e per gli escursionisti, nel cuore pulsante del suo territorio di origine. Il restauro è frutto della collaborazione con Braulio, storica azienda locale
La nuova capanna Dosdé

Il Cai di Bormio ha annunciato la riapertura della Capanna Dosdé, un’icona per gli amanti della montagna e per gli escursionisti, nel cuore pulsante del suo territorio di origine. Il restauro è frutto della collaborazione con Braulio, storica azienda del territorio.

Capanna Dosdè, posizionata a 2824 metri nel cuore della Val Viola, ha rappresentato per anni un punto di riferimento essenziale per escursionisti e alpinisti. Tuttavia, con il passare del tempo, la struttura ha mostrato la necessità di cure e attenzioni. Costruita nel 1890 dal Cai di Milano, il bivacco, emblema del patrimonio valtellinese offre una vista panoramica. Ristrutturata nel 1955 e nel 1982 dal CAI di Bormio, Capanna Dosdè è finalmente un bivacco aperto e pienamente funzionante: un campo notturno, in alta quota, che offre una struttura non sorvegliata, utilizzata da alpinisti ed escursionisti come rifugio e pernottamento.

Il restauro della Capanna Dosdè, non è stato solo un semplice lavoro di riparazione, ma un progetto che si è svolto lungo l’arco di un intero anno, volto a preservare la genuinità e l’essenza storica del bivacco, mantenendo vivo il suo aspetto originale e il legame indissolubile con la maestosa natura che lo circonda. L’iniziativa ha fatto tesoro dei metodi tradizionali di costruzione e dei materiali autoctoni, nella ricerca di una perfetta simbiosi tra il rispetto della storicità della struttura e l’armonia con l’ambiente alpino circostante

La rinascita della Capanna non si limita però alle sue fondamenta: il sentiero per raggiungerla è stato oggetto di un’importante opera di rinnovamento e adeguamento. Più sicuro e percorribile, il percorso è stato oggetto di interventi di miglioramento, che hanno reso la Capanna Dosdè ancora più accessibile in bici e consentendo di collegare il bivacco con mezzi speciali e a misura di esploratore. Infine, sul sentiero, sono stati installati pannelli illustrativi che arricchiscono il cammino con preziose informazioni sul panorama circostante, offrendo non solo un contesto storico e culturale, ma creando un dialogo tra il passato e il presente del territorio. 

«Al Cai promuoviamo la valorizzazione della cultura della montagna e sottolineiamo l’importanza del rispetto e della conservazione del suo patrimonio ambientale, storico e culturale. La nostra missione è evidente in progetti come il restauro della Capanna Dosdè con il supporto di Braulio, che mira a rendere la montagna, un museo a cielo aperto, accessibile a tutti. Ci riempie di immenso orgoglio e onore essere custodi di un tesoro così notevole, uno dei tanti gioielli custoditi nella nostra regione», commenta Matteo Schena, Presidente del CAI Bormio.

Il bivacco sorge in una posizione panoramica e strategica a oltre 2800 metri di quota sul passo Dosdè, che mette in comunicazione la Val Viola ( Valdidentro) con la Val d'Avedo (Valgrosina-Grosio). È punto di passaggio per gli alpinisti che si volessero cimentare con l'ascensione di Cima Viola, che domina imponente sulla capanna e che con i suoi 3374 metri è la vetta più alta delle due valli citate. Oltre che per chi, escursionista esperto, volesse salire la più facile Cima di Saoseo. È inoltre punto di appoggio per gli escursionisti che effettuano traversate e gite tra le due vallate.