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A partire dal 31 ottobre 2024, fino al 29 giugno 2025, il Museo Nazionale della Montagna di Torino accoglierà i visitatori con un'esposizione che va oltre il semplice concetto di mostra: "Walking Mountains". Quest'iniziativa è il culmine di un percorso di ricerca, iniziato nel 2023 con l’esposizione Stay with Me, e vuole celebrare in modo unico il 150° anniversario del Museo. A cura di Andrea Lerda, l’esposizione si concentra sul tema del cammino, non solo come esperienza fisica ma come atto di riflessione, ribellione e trasformazione interiore.
Il cammino come arte e rivoluzione
"Walking Mountains" non è solo un tributo alla Walking Art. Le opere esposte esplorano il cammino come un mezzo per entrare in contatto con la natura, per riscoprire il nostro ruolo all'interno di un mondo in costante mutamento. Guidati da due artisti e mentori eccezionali – Hamish Fulton, pioniere della Walking Art, e Michael Höpfner, noto camminatore e artista – la mostra invita il pubblico a riflettere su temi attuali come il rapporto tra uomo e ambiente e la necessità di un'evoluzione collettiva e individuale.
Un dialogo tra arte, natura e montagna
Le venti opere esposte – firmate da artisti contemporanei ispirati dal potere sovversivo del cammino – si intrecciano con quelle di maestri storici come Richard Long e Joseph Beuys, creando un dialogo tra passato e presente, tra azione artistica e riflessione politica. Camminare, secondo questi artisti, diventa un atto radicale, capace di sfidare le convenzioni e riavvicinare l’uomo alla terra.
Un programma ricco di eventi dal vivo
Ma l’esperienza non si limita alla visita del Museo. Durante l’intera durata della mostra, il pubblico potrà assistere a una serie di performance dal vivo, che si terranno da novembre 2024 a giugno 2025. Il primo evento, previsto per il 1 novembre alle ore 15:00, sarà la performance Walking Every Direction di Hamish Fulton, presso il Piazzale al Monte dei Cappuccini. Un’occasione imperdibile per vedere l’arte che prende vita nel cuore di Torino, con le Alpi come cornice. La mostra si espande anche al di fuori del Museo, con una piccola sezione allestita presso il centro Lou Pourtou di Ostana (Cuneo), in collaborazione con la cooperativa di comunità Viso a Viso. Questa estensione permette al progetto di abbracciare ancora più direttamente il territorio montano, rendendo l’esperienza immersiva.
Il direttore del Museo, Daniela Berta, ha espresso grande entusiasmo per questo progetto: “A conclusione di un anno di celebrazioni per il nostro 150° anniversario, rendiamo omaggio ai pionieri del Club Alpino che hanno fondato il Museo nel 1874. Walking Mountains esplora il tema del cammino da un’ottica nuova, riaffermando l’impegno del Museo per affrontare criticamente le sfide contemporanee attraverso la creatività artistica.”
Per Hamish Fulton, mentore del progetto e figura centrale della Walking Art, l’Italia rappresenta un luogo simbolico: “L’Italia è nota per i suoi grandi alpinisti. Esporre le mie opere qui, al Museo Nazionale della Montagna, è un onore. Spero che questa mostra possa far riflettere su tre temi fondamentali spesso ignorati dagli storici dell’arte: la natura, il camminare e la montagna.”
Michael Höpfner, artista e co-mentore del progetto, aggiunge: “In questo momento storico, dobbiamo smettere di sognare utopie. Camminiamo, guardiamo, osserviamo il mondo. La mostra segue queste linee del cammino umano, che sappiamo non finiranno mai.”