Il Monte Marsicano visto dalla Val Fondillo. © Archivio InfomontNel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Monte Marsicano, con i suoi 2245 metri di quota, è una delle cime più alte di tutta l’area protetta, ed è anche molto frequentata per la bellezza dei panorami che offre. Questa vetta – anche se in realtà sono diverse cime distinte – forma un grande complesso montuoso tra la conca di Pescasseroli e la vallata di Scanno, e si distingue anche per la presenza di una ricca fauna, tra cui spiccano il camoscio appenninico, il lupo e l’orso marsicano. I particolari e delicati habitat che offrono le pendici del Monte Marsicano a questi animali, insieme alla grande frequentazione da parte degli escursionisti, hanno portato l’Ente di gestione del Parco a vietarne la salita in alcuni periodi estivi, per non disturbare la fauna selvatica (informarsi sempre preventivamente sulla possibilità di escursioni). La salita alla cima può avvenire da diversi versanti, ed è sempre lunga e faticosa, pur non presentando difficoltà oggettive. L’itinerario qui proposto – il più classico – prende avvio dal paese di Opi e rimonta il versante occidentale della montagna, in gran parte su pendii aperti e assolati, altro motivo per evitare i mesi estivi più caldi, preferendo la primavera e l’autunno.
L'itinerario prende avvio dalla località Le Casette di Opi, dove conviene parcheggiare per seguire, verso nord, la strada asfaltata tra le case e oltre il campeggio. Si svolta a destra su una sterrata (indicazioni, sentiero n° E6), quindi si volge a nord e con una comoda mulattiera, passando da una fonte, si arriva dentro il bosco. Si guadagna quota verso est nella vegetazione, si transita dal piccolo Stazzo di Monte Marsicano (1556 m) e si continua in salita fino a uscire dal bosco. Si prosegue sul sentiero, ora decisamente più ripido e su terreno aperto, e senza alcuna possibilità di errore (diversi paletti infissi nel terreno segnano il percorso) si raggiunge la cima del Monte Marsicano.