Un'altra immagine del film © Visioni FutureMercoledì 18 dicembre, la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica, ha ospitato la presentazione del film Monte Corno, pareva che io fussi in aria, in un evento organizzato dal Senatore Guido Liris. Alla cerimonia hanno partecipato figure di spicco come il senatore Etelwardo Gisomondo, il deputato Guerino Testa, il presidente della Film Commission Abruzzo Piercesare Stagni, in rappresentanza del CAI, Angelo Schena, membro del Comitato Direttivo Centrale, e Ugo Marinacci, presidente della sezione CAI dell’Aquila.
Il documentario racconta l’affascinante impresa di Francesco De Marchi, che nell’agosto del 1573 compì la prima ascesa al Gran Sasso d’Italia, all’epoca noto come Monte Corno. Questa storica avventura viene riportata in vita con una narrazione coinvolgente, che celebra non solo l’alpinismo ma anche il legame profondo tra uomo e montagna.
Monte Corno è già stato acclamato in ambito internazionale: presentato in anteprima al Trento Film Festival 2024, ha ottenuto il prestigioso “Premio del Pubblico Miglior film di alpinismo Rotari”. Selezionato dal Cervino Cinemountain, ha inoltre ricevuto una Menzione speciale sia al Sestriere Film Festival che al Mountain International Swiss Film Festival. Tra i suoi numerosi riconoscimenti, figurano il premio come miglior documentario al Ponza Film Festival e al Madonie Film Award di Palermo.
Dal mese di febbraio 2025, Monte Corno sarà distribuito al cinema da Wanted Cinema, mentre a maggio 2025 verrà trasmesso su Rai Storia e Rai Play, portando questa straordinaria storia di alpinismo a un pubblico ancora più ampio. Per ulteriori informazioni sul film e le prossime proiezioni, è possibile visitare il sito ufficiale: www.montecornofilm.it.
Monte Corno
Il 19 agosto del 1573 Francesco De Marchi scala con una piccola spedizione la vetta impervia e rocciosa del Corno Grande realizzando una impresa epica per il suo tempo: raggiungere una vetta per la curiosità di salire quella che lui riteneva la montagna più alta d’Italia. E ne scrive la cronaca anticipando di ben 213 anni quella del Monte Bianco compiuta da Balmat e Paccard l’8 agosto del 1786, ritenuta la prima ascesa della storia dell’alpinismo.
A 450 anni dall’impresa, il film racconta, narrato dalle stesse parole di Francesco De Marchi, la scalata, con una dettagliata ricostruzione in fiction, attraverso immagini spettacolari della salita sulla roccia calcarea del Corno Grande.
Intrecciato alla fiction vi è un racconto documentaristico in cui esperti e conoscitori dell’impresa, come Vincenzo Brancadoro, gli storici Stefano Ardito e Roberto Mantovani, l’alpinista Hervè Barmasse, il geologo Mario Tozzi, ci parlano, sui luoghi stessi della scalata alla vetta del Gran Sasso, della figura storica del De Marchi e dei temi da lui trattati: l’ascesa e le sue difficoltà, la misurazione della vetta e la geografia dei luoghi, lo stato del Ghiacciaio Del Calderone, i commerci di lana e pelli che avvenivano tra L’Aquila e Teramo, passando per Campo Imperatore.
Protagonista assoluto è il Gran Sasso d’Italia, il massiccio montuoso più alto degli Appennini.
Il trailer