Il cugino invadente. La montagna spiegata ai bambini

Poche cose rilassano più di una passeggiata nel bosco. È davvero un'esperienza totalizzante lasciarsi accarezzare dal fruscio delle foglie turbate dal vento, cercare i raggi del sole che filtrano fra le fronde degli alberi, ascoltare il rombo di turbolenti ruscelli, lasciarsi trasportare da mille profumi. Tante emozioni forti, ma quelle che più ci toccano l’animo e la fantasia sono gli incontri con gli animali, occasioni uniche che, come poche altre, ci fanno sentire “ospiti” di un territorio.

Rumorose cince, fugaci visioni di caprioli, avvistamenti di simpatiche salamandre che escono dopo la pioggia… ma il vero re del bosco è lui, lo scoiattolo. Veloce e scaltro, sembra volare leggero da un albero all’altro, si lancia in rapide corse a testa in giù sui tronchi, scruta curioso e poi riparte, quasi a voler dire con aria di sfida: “mi vedi, ma non mi prenderai mai!”.

Un vero e proprio "folletto" dei boschi @Lorenzo Comunian

Ma vediamo di scoprire alcuni segreti del nostro amico peloso. Innanzitutto la coda, strumento fondamentale per mantenerlo in equilibrio e dare slancio in quei balzi davvero arditi e acrobatici fra un ramo e l’altro. Le unghie sono invece ben affilate, e lo si capisce bene quando “fa presa” su e giù sui tronchi come nulla fosse. Giusto per essere precisi, ricordiamo che le dita delle zampette anteriori sono quattro, mentre quelle delle corrispettive posteriori sono cinque. Lo scoiattolo è attivo soprattutto di giorno, ed è per questo che gli occhi sono grandi: la sua vista deve essere buona e attenta. E i denti? Sono quelli tipici dei roditori, con gli incisivi a crescita continua, per permettere loro di “rosicare” materiale duro, il quale serve per limare in continuazione gli “attrezzi del lavoro”. Questo folletto dei boschi si nutre prevalentemente di semi e frutti “secchi”, come le faggiole, le nocciole, le ghiande e i pinoli che estrae dalle pigne che rimangono smangiucchiate e svuotate a terra a testimonianza del suo passaggio. Ma lo scoiattolo, come il ghiro, va in letargo durante la stagione fredda? In realtà no, anche se dorme parecchio: 14-15 ore di sonno giornaliere non gliele leva nessuno!

Una questione che crea spesso dibattiti e confusione è il colore del suo pelo. Ma qual è il colore “giusto”? Qualsiasi tonalità, sia rossiccia che nera, basta che non sia grigia! E sapete perché diciamo che il colore grigio, quando si parla di scoiattoli, è un colore “sbagliato”? Perché è quello tipico dello scoiattolo grigio nordamericano, un “cugino” indesiderato del nostro scoiattolo rosso che da sempre abita i boschi europei.

Lo scoiattolo rosso può avere il manto scuro e persino nero @Lorenzo Comunian

Il parente d’oltreoceano è una specie che è entrata nei nostri ecosistemi dopo che alcuni esemplari sono stati comprati come animali da compagnia e poi incautamente rilasciati in natura. Essendo lui piuttosto affamato, facilmente adattabile e molto più confidente con l’uomo rispetto al nostro scoiattolo, è riuscito a riprodursi grandemente mettendo in pericolo l’esistenza stessa di colui che da sempre anima le nostre foreste, ma anche i nostri giardini di montagna e di collina. Lo scoiattolo americano non ha paura e si avvicina tranquillamente a noi, entrando addirittura negli zaini a cercare cibo e nelle case, dove può causare danni mordendo legno e cavi elettrici.

In poche parole, è un parente che è arrivato (in realtà neanche di sua spontanea volontà) e sta creando non pochi problemi agli equilibri consolidati in millenni di evoluzione naturale.

Un confidente esemplare di scoiattolo grigio americano @Simona Bursi

Cosa ci insegna tutto questo? Ci insegna che non è cosa intelligente, e anzi molto dannosa, liberare animali provenienti da altre parti del mondo in ambienti che non sono loro. Purtroppo, gli esempi sono tantissimi e non riguardano solo la montagna. Ogni ambiente naturale ha i suoi abitanti, piante e animali, che vivono secondo un delicato equilibrio. Turbare queste dinamiche può essere estremamente deleterio e nocivo.