Il coraggio di regalare un libro. SOS Natale per genitori e nonni

Qualche consiglio per chi annaspa nel mare magnum delle idee regalo per bambini e ragazzi, e non vuole più impazzire rincorrendo l'ultima introvabile trovata propinata dai social.
 

Arriva Natale e in chi deve fare un regalo a bambini e ragazzi si fa largo quella sensazione mista tra il timore di toppare completamente e la certezza di essere del tutto inadeguati rispetto a quella fascia di mondo governata da mode e usanze abbastanza incomprensibili per un genitore, figuriamoci per un nonno. Se si vuole evitare la sempre gradita “busta di denaro” (carissima soprattutto agli adolescenti), o il ninnolo usa e getta, basta ricordarsi che la carta ha traghettato il sapere nei millenni. Lo faceva notare anche Umberto Eco, nel film-documentario Umberto Eco – La biblioteca del mondo, di Davide Ferrario (gratis in streaming sul sito della scuola di scrittura Belleville, fino al 31 dicembre): “Disponiamo di libri freschissimi stampati più di cinquecento anni fa, non sappiamo quanto sopravvivano i supporti elettronici”. 

Abbiate il coraggio di regalare ancora un libro a Natale ai più giovani. Se amate la montagna, potete optare per uno di quelli consigliati più avanti, per provare anche a condividere una passione, oltre le mode dei regali di turno (per farvi “perdonare”, ricordate che la busta in denaro si infila facilmente sotto la copertina…).

 

Deborah Compagnoni, Una ragazza di montagna. Storie di un’infanzia felice tra neve, prati e avventure, illustrato da Anna Regge (pp. 192, 22,90 euro, Rizzoli 2024)

Chi vuole diventare una campionessa? Tutti, probabilmente, non solo i più piccoli. Crescendo si impara che non è poi così facile, ma ogni tanto qualcuno ce la fa, come Deborah Compagnoni, tra le sciatrici alpine più vincenti di sempre. Oggi che il tempo delle gare è lontano, ci racconta la sua storia, arricchita da bellissimi acquerelli. Ci aspetteremmo pagine piene di sudore e allenamenti, di fatica e di tensione, invece il libro, con un linguaggio semplice e delicato, ci parla di tempi meravigliosi passati a correre nei boschi, a giocare con la neve, anche a sciare, certamente, nella piccolissima Santa Caterina di Valfurva, meno di 500 anime in provincia di Sondrio, insieme al fratello Yuri e a papà Giorgio, e ai tanti amici che venivano ospiti dell’albergo di famiglia. È stata quell’infanzia felice e libera ad alimentare i sogni più belli, creando la campionessa futura, da cui non può prescindere la persona. E Deborah Compagnoni è rimasta una campionessa anche oltre lo sci: ha fondato l’Associazione “Sciare per la Vita”, che sostiene la cura e la ricerca sulle malattie ematologiche e oncologiche infantili, ed è Ambassador Unicef.

Età di lettura: dagli 8 anni (anche prima, se legge qualcun altro)

 

Per i bambini che hanno grandi sogni e per gli adulti che devono farli volare. Le pagine di un libro sono come ali, e si possono mettere anche ai piedi!

 

Laura Scillitani, I lupi delle Alpi, illustrato da Irene Penazzi (Editoriale Scienza, pp. 96, 16,90 euro, 2024)

A tutti piacciono e piaceranno sempre i dinosauri, ma non è male nemmeno il lupo delle Alpi che – al contrario dei colossi preistorici, per fortuna – è tornato ad abitare i nostri boschi. Meglio capire come conviverci, e infatti il libro è frutto della collaborazione con gli zoologi del Muse di Trento, nell’ambito del progetto europeo “LIFE WolfAlps EU” che promuove la coesistenza tra lupi e attività umane. Può dunque avere una certa utilità imparare com’è fatto questo animale oggetto di racconti e leggende fin dai tempi più antichi, sfatando qualche stereotipo: i lupi non sono infatti sempre cattivi come in Cappuccetto rosso, né sempre sbadati come nella favola dei Fratelli Grimm Il lupo e i sette capretti. Sono animali intriganti e misteriosi che vivono in branco, sono monogami, hanno un proprio linguaggio per comunicare, e viaggiano anche parecchio per riprodursi e trovare il proprio posto nel mondo. Insomma, hanno una cattiva reputazione, ma solo perché li abbiamo sempre “disegnati” così…

Età di lettura: dagli 8 anni

 

Per i bambini che vanno subito al sodo: poche parole e tante belle immagini! E dietro, una storia affascinante, per imparare che la Natura è una grande famiglia dove tutti abbiamo diritto di esistere.

 

Francesco D’adamo, Il sentiero degli orsi (pp. 144, euro 14, Mondadori 2024)

Ha scritto parecchi libri per ragazzi, Francesco D’adamo, guadagnandosi la fiducia dei suoi piccoli lettori, soprattutto nella fascia d’età delle scuole medie, e importanti premi come lo Strega Ragazzi e l’Andersen. Ha parlato spesso di diritti applicati al mondo dei più piccoli, cioè di coloro che tendono a contare meno nella società dominata dall’arroganza degli adulti, e forse per questo ha voluto occuparsi di orsi. Anche gli animali, infatti, come i bambini, faticano a far sentire la loro voce, e fra questi gli orsi occupano un posto particolare, perché sono grandi e grossi e un po’ pericolosi, e conviverci non è affatto semplice. L’idea nasce dopo l’episodio, senza troppo senso, dell’uccisione dell’orsa Amarena, cui è stato anche dedicato un sentiero nel cuore degli Appennini. La rocambolesca storia di Caterina e di Matias, due ragazzi di oggi, burberi ma brucianti come solo gli adolescenti sanno essere, che portano in salvo un’orsa e il suo cucciolo, si intreccia con quella di un gruppo di clandestini in fuga. E quell’incontro cambierà per sempre le loro vite, perché il futuro si costruisce da piccoli.

Età di lettura: dai 12 anni

 

Per i dodicenni che non vogliono andare in vacanza coi genitori, per le ragazzine più intraprendenti e per i maschietti più chiusi. Aprirsi alla vita ha anche i suoi risvolti positivi!

 

Sofia Gallo, Fuga nella neve (pp. 208, 14,90 euro, Salani 2024)

L’autrice non ha paura di affrontare nei suoi libri temi delicati con un linguaggio che li rende comprensibili dal pubblico più giovane. Questa storia è ambientata ai tempi della Seconda guerra mondiale e in particolare fra il 1943 e il 1945, quando la promulgazione delle leggi razziali sconvolge la vita di migliaia di persone, destinate a una fine orrenda. Protagonisti sono due bambini, due cuginetti torinesi di 7 e 11 anni, costretti a fuggire perché ebrei: intorno a loro un mondo duro e pauroso, ma anche la solidarietà di tanti capaci di fare scelte coraggiose pur di salvarli. Il finale arriva con ritmo incalzante, come in un giallo inventato, ma purtroppo verosimile, che porta i lettori verso Lanzo, dove l’autrice ha molto camminato. Molti anche i ricordi di famiglia rimaneggiati in chiave romanzesca, a dirci quanto profondo e sentito è l’argomento per chi lo ha scritto.

Età di lettura: dai 10 anni

 

Per i piccoli che si lamentano che devono andare a scuola, per i grandi che non devono temere di sentirsi “boomer” controbattendo che la scuola è un grande privilegio! Ci sono stati tempi, signori miei…

 

Loris Giuriatti, La tormenta di San Giovanni (pp. 222, euro 15,00, Rizzoli 2024)

La trama di questo giallo incalzante a sfondo storico ruota intorno a un mistero collegato alla costruzione del sacrario costruito sul Monte Grappa nel 1935 in memoria dei soldati lì caduti, un mistero che si è trascinato nel tempo per poter essere svelato solo ai giorni nostri. Ma il valore aggiunto del libro è un altro: sa spiegare la storia ai ragazzi facendogliela sentire vicina come se stesse accadendo sotto ai loro occhi, sa farli immedesimare nei suoi protagonisti più piccoli e meno noti, ma non per questo meno importanti, instillando in loro la consapevolezza che ognuno ha un ruolo, nel grande flusso degli eventi mondiali, anche quando non sembra. Loris Giuriatti non a caso è stato a lungo docente in un istituto superiore e sa usare un linguaggio adeguato. Dei fatti che racconta come fossero un romanzo ha una conoscenza approfondita, essendo una guida escursionista specializzata nelle zone in cui vive, fra il Grappa e l’Altopiano. Il libro chiude una trilogia iniziata con L’Angelo del Grappa (2020) e Lo chiamavano Alpe Madre (2022), di cui si configura come prequel.

Età di lettura: superiori (ma piacerà anche ai genitori)

 

Per i ragazzi che della storia sentono solo un peso in cartella, e per i genitori, i nonni o gli zii che la prossima estate avranno anche voglia di portarli a fare un week end sul Grappa, a vedere con i loro occhi e pestare con i piedi che è tutto molto più vicino di quanto possano pensare.