Il Cai Nuoro ricorda la figura di Giovannino Fenu

A 55 anni di distanza, gli amici hanno individuato il luogo dell’incidente per posizionare una croce in legno di fattura artigianale
Il Cai Nuoro ricorda la figura di Giovannino Fenu, alpinista ed esploratore della montagna sarda. Fenu è morto il 3 novembre 1965, morto nella valle di Lainatho, sul monte Corrasi, durante una scalata in solitaria. Un gruppo di amici ha raccolto il testimone, tanto da costituire la sezione Cai di Nuoro e dargli il suo nome. A 55 anni di distanza, quegli amici hanno individuato il luogo dell’incidente per posizionare una croce in legno di fattura artigianale, con la data della morte e con il simbolo del Club alpino italiano.
«Doveva raggiungere il gruppo di amici, quel giorno di Novembre, nella valle di Lanaitho. In solitaria, parcheggia l’utilitaria a scala e Pradu e si orienta su un itinerario personale. Lo hanno aspettato la notte a Lanaitho. La moglie ha dato l’allarme. Dopo ricerche, anfratti e pietraie, lo hanno rinvenuto ai piedi de Su Puntale ‘e Brancoi, lato sinistro del Corrasi e Carabidda, sotto Ortu Caminu. Aggrappato alle sue suggestioni, vicino a Nurra Sas Palumbas e Sos Ostis», scrive Matteo Marteddu, presidente del gruppo regionale Cai Sardegna. «Veniva da Bitti e proprio per quella passione per l’ arrampicata, riteneva Nuoro, pastorale e contadina, città e campagna, troppo stretta. Allora le sue vacanze in Val D ‘Aosta o sulle Dolomiti. Lì, su quelle montagne vere, la conoscenza di Bonatti, al quale il Comune di Nuoro ha dedicato una via, gli aveva acceso cuore e nuova passione. Utilizzava gli strumenti di allora, corda e calata in corda doppia, senza sistemi di bloccaggio», continua.